 | C'è in queste pagine, a conferma del fatto che le poesie del terzo millennio sono caratterizzate da una ricerca eclettica senza tuttavia rifarsi ad un modello predominante del poetare, un proliferare di voci, ognuna non assimilabile alle altre, per poetica, stile e contenuto. Come ogni antologia, anche questa diviene il terreno di molti ed esibisce il fascino della produzione odierna di versi, che cova l’attività generativa del “nuovo”: questa folla di esperienze, così variegate e multiformi, infatti, potrebbe diventare la culla del canone lirico a venire. Al di là delle diverse totalità e sfumature che emergono dalla lettura di questa nuova edizione del volume Habere Artem, ogni autore conferma la poesia quale strumento per facilitare il cammino nei meandri delle proprie vicissitudini, l’acquisizione di autoconsapevolezza e maturazione. «Tutto ciò che si è conosciuto di me sono solo frammenti di una grande confessione» scriveva Goethe che con la poesia portava «a compimento quel che dava gioia o tormento o che comunque occupava lo spirito». La poesia, sempre per il poeta tedesco, è «riannodare un interrotto discorso» dal particolare all’universale, dove il sentimento trova la catarsi.
Dall’analisi della produzione in versi presentata in questo volume, emerge l’esclusivo rapporto che ogni autore intrattiene con la scritta parola; per alcuni, effetto di un cammino già inoltrato nella poesia e testimoniato con l’atto del poetare; per altri, espressione dei primi virgulti di un percorso in divenire. Per tutti la scrittura diventa una stanza dell’anima; un luogo e un tempo intimi in cui entrare in contatto con le emozioni, con il mondo interiore.
Estratto dalla introduzione critica.
COLLANA
"Orizzonti"
PAGINE
340
€ 15,00
ISBN
978-88-6498-515-2
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