Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19989

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

CONTROCANTO PASOLINIANO Recensione di Paola Zangarelli

di Rassegna Stampa

“CONTROCANTO PASOLINIANO”



Recensione di Paola Zangarelli


La prima attenzione va ovviamente al titolo della raccolta di liriche di Francesco Rossi, docente di Latino e Greco presso il nostro Liceo, edita da Aletti e data alle stampe nel marzo 2010: “Controcanto pasoliniano”.
Chi è Pier Paolo Pasolini per l’autore? Casarsa è il Golgota del bimbo nato: credo sia questo il verso (appartenente alla lirica “Vita da primula”, 25-12-2008) che più illumini il senso della raccolta, perché la sublimità della poesia e dell’arte somma non può che conquistarsi tramite il sacrificio della condanna, nella confessione e nel dissenso, così come l’esperienza umana eccelsa e tragica al contempo di Pasolini ha voluto dimostrare. Altro particolare degno di rilievo risulta inoltre essere l’esergo Per l’Ora della Morte salutare il canto d’usignolo, che fa amare la Religione, cenere d’Altare…!, che riassume, se vogliamo, il senso più intimo, catartico e insieme provocatoriamente sinistro di questa non facile raccolta. Colpisce in primis il carattere prevalentemente ermetico dei versi, l’accurata scelta stilistica, l’utilizzo di un lessico attento, spesso ricercato, a volte aulico, comunque “partorito” da una personalità colta e riservata, ma certo aperta al gioco inevitabile della vita. L’utilizzo frequente della rima baciata concorre a sottolineare tale ricercatezza, nonché a sostanziare una continua ricerca interiore che si nutre di storia, di passato, di mito, di classicità, che l’autore sa far rivivere in maniera del tutto originale, ma anche, se si vuole, del desiderio del non ancora noto, di ciò che è ancora da sperimentare. Come sperimentali sono a volte alcuni passaggi lirici di non poca rilevanza: Dal turbato segreto, ostile scia tra “Es” e “Io”, sacro dràma è il Leviatano, quale Eden… del Mondo sì strano. Frequente il riferimento al sacro, che spesso si manifesta quale riflessione rispettosamente dissacrante e che comunque occhieggia al chiaror del Vero, perché la vita non ammette cedimento al pianto, sia pure macabro il “gioco” del riso qual pur sfiorisce material commento. La vita viene qui indagata in tutti i suoi contrasti: … La vecchia con l’alba in virtù contrasta… e ancora … Lieto il fanciullo… ode l’uccello grazia di bambino, ma il rischio di morte perde il destino…, e in tutte le sue sublimate e sublimanti alienazioni: Morire per strada: l’acre sentire del riso invida ebbrezza, a insolentire l’amorfo grano di casto mentire! E ancora: Quid sapit la Vergine dell’umano…?. L’alienazione umana è prodotto anche di un ambiguo, molto spesso celato contatto con il Divino: Col martirio si affronta uguale piano d’immondo strazio, ma vince affetto sul crudele pretendere il banchetto…!.
Certo moltissimi sono gli echi dei grandi, non secondariamente quello dei Poètes Maudits, ma si percepisce anche dal profondo un ricercato richiamo alla Commedia Divina: maledetto e celestiale tentano un contatto che a volte abbaglia, a volte stordisce, a volte disarma, nel dubbio (nichilistico?) Meglio la morte nel dolore o il Nulla…!?, che richiama anche all’attualità sconvolgente di una riflessione delicatissima e tutta personale sul tema della vita e sulla cessazione di essa. Ancora riecheggiano in questa raccolta i grandi dell’“Umano”, da Ungaretti a Luzi, ma anche l’Assurdo come irrefutabile e irrifiutabile identità novecentesca di Kafka e Camus, l’esistenzialismo, i gangli tormentati di Husserl e Heidegger, il sartriano “Essere e il Nulla”.
Il paesaggio fa spesso da sfondo a queste liriche, è un paesaggio limbico, misterico, “decadente”, che apre, a volte però, a quella “Porta del Ciel” che dopo la tempesta diviene, con chiara eco leopardiana, quiete … cui sempre l’uom si desta. Eppure Dio nel cielo si allontana ignoto e ... il “no” d’esistere protesta offeso al tepor d’aura, che è specchiare illeso un “me”, un “noi” saggiato, “stordito e compreso”…! È quella dell’autore, dunque, un’umanità che si umilia e si esalta, che apprende da sé il coraggio della colpa, abisso nella “Valle del Peccato”, che confessa voglia di laica vita come contropartita di una scelta per l’eterno, che dismette la casacca del penitente e scopre un Narciso tutto amore: è la colpa del Poeta, che è religione di dannazione e di confessione, che è peccare e tornare Angelo, “abluzione d’Arte col sangue della perdizione”.

Paola Zangarelli



Fonte liceostelluti.it
Segnala questa opera ad un amico

Inserisci una nuova Notizia
Notizie Presenti