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Brevi, concise, molto simili al genere giapponese degli haiku e tutte molto intimiste. È la caratteristica delle 32 liriche di “Trasumanare”
(Aletti Editore), prima raccolta poetica data un mese fa alle stampe da Susanna Montis. Influenzato da poetesse come Alda Merini e
personaggi come Jeff Buckley, tutti i suoi componimenti nascono dalla sofferenza. Le liriche non osservano le rigide regole della metrica
poetica: ne è un esempio il titolo delle singole opere, che viene riportato alla fine e non all'inizio del componimento, come invece è
canonicamente previsto. I propri sentimenti e le esperienze personali, anche quelle apparentemente banali, costituiscono il mondo in cui
si alternano le poesie in un'alternanza di versi spesso molto colorati, come nel brano dedicato, ”Il Dono” e “Letto singolo”. Ogni poesia è
affiancata dalle illustrazioni di Andrea De Murtas mentre la copertina è stata affidata ad Enrico Usai.
Susanna Montis è nata a Carbonia nel 1960, dove tuttora risiede. Lavora come assistente scolastica. Autodidatta, ha scoperto ancora
adolescente la sua inclinazione per la letteratura e soprattutto la poetica, passione poi ripresa una decina di anni fa quando ha
cominciato a comporre le liriche che poi ha raccolto in "Trasumanare", data alle stampe lo scorso settembre. Alcuni brani sono già stati
letti nel corso di reading di poesia . (a. s.)
L'UNIONE SARDA.it
Venerdì 05 novembre 2010
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