 | Le poesie sono Luoghi di parole per eccellenza, dove ogni poeta può ritagliarsi un personalissimo angolo da cui offrire il proprio racconto, per parlare di certe cose che dette in versi suonano meglio che in prosa - citando il titolo di una nota silloge di Nelo Risi.
Come ogni antologia, anche questa diviene il terreno di molti ed esibisce il fascino della produzione odierna di versi, che risiede nella sua molteplicità e disseminazione.
Qui, come altrove, è davvero possibile trovare pluralità di registri espressivi e semantici: tanti sono i componimenti quanti i territori esplorati nella scrittura, ed ogni singola voce, non assimilabile alle altre, si distingue per poetica, unicità, stile e contenuto, propri.
Appare sempre più evidente, infatti, che la poesia dei nostri anni - «quest'oggetto determinatissimo, concreto, eppure impalpabile» come ebbe a dire Montale - così sfuggente ed in continuo movimento, sia irriducibile ad ogni sorta di delimitazione o confine, poiché dettata dallo stimolo fertile dell'individualità creativa, libera ed indiscriminata.
Pertanto le parole, nel luogo privilegiato della poesia, in cui l'uomo apre e sviluppa un dialogo con se stesso, si sottraggono al rischio di divenire segni logori, per erigersi a depositarie di frammenti di conoscenza; come in queste pagine, dove si avverte l'intento, profondamente sentito da parte degli autori, di lasciare emergere la propria voce, facendola coincidere con il proprio mondo interiore.
Tratto dalla prefazione di Caterina Aletti
Collana "Orizzonti"
pp.328 €15.00
ISBN 978-88-6498-271-7
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