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Nella foto: l'editore Giuseppe Aletti con Anna Maria Algieri (A destra) e Rosanna Fiamma.
Elio Casanovi con la poesia ‘Sud’ vince la prima edizione del concorso nazionale di poesie inedite “Il Federiciano”,organizzata dalla Aletti Editore,con il patrocinio del Comune e con il contributo della Provincia. Più di 1100 partecipanti e oltre 4000 componimenti sono giunti in redazione e più di 600 presenze nella lussuosa sala del ‘Parsifal’,sabato sera,tra relatori e poeti ‘Federiciani’ a declamare le loro poesie,che già sono presenti e pubblicate nei tre volumi “Il Federiciano”. A fine serata è stata resa nota la poesia vincitrice che è già visibile sulla stele in ceramica posta sul muro de:”La Casa incantata” nel centro storico. Spiega l’editore Giuseppe Aletti,di origine rocchese, che Rocca diventerà, edizione dopo edizione,una sorta di ideale paese della poesia e tante saranno le poesie che arricchiranno le strade del futuro centro “culturale”. Per il sindaco, Ferdinando Di Leo, il territorio è martoriato da tanti problemi,ma la popolazione vuole impegnarsi a valorizzare la cittadina e non soltanto con il “Limone”,il ‘mare’,ma anche incentivando e valorizzando,con queste iniziative,il turismo culturale. La presenza di tanti poeti giunti da tutta l’Italia e non solo,ci dice che la strada imboccata è quella giusta e che ci darà dei risultati concreti. Per l’assessore alla cultura, Gabriella Di Leo: ”Il Federiciano è un tentativo educativo, perché se non parliamo di cultura ai giovani,altri parleranno loro di cose diverse e con tutti i problemi che ne conseguono. La cultura eleva la persona,rasserena gli animi e mette in campo la bellezza e la sua vera figlia che è la speranza.” Il sindaco di Canna,Alberto Cosentino e Giuseppe Ranù,consigliere provinciale,hanno condiviso e sostenuto l’iniziativa culturale mettendo in evidenza che i giovani studenti e poeti in erba delle scuole del territorio hanno parlato della ‘nostra’ umanità in versi, e ciò va apprezzato da tutti e la poesia fissa comunque uno stato d’animo di qualcuno di noi. Ai tantissimi aspetti positivi emersi tra i partecipanti sulla valenza culturale dell’iniziativa, non sono mancate anche delle critiche: non necessariamente la poesia andava posta sul muro di un fabbricato di proprietà del sindaco e che a livello organizzativo è mancato il tempo per far declamare le poesie ai piccoli poeti locali, che nonostante la bella pergamena, hanno fatto rientro a casa non del tutto soddisfatti.
Franco Lofrano
Quotidiano "Calabria Ora"
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