| Domenica 30 maggio,
alle ore 17.00
presso il Salone Litta
del comune di Gambolò (Pavia)
si terrà la presentazione del libro
IL PESCE ABISSALE
(Aletti Editore)
di Valeria Cereda
“Che cos'è una poesia?” Una fugace, ma attenta definizione ce la fornisce proprio un poeta, Paul Celan. Lo fa attraverso una poesia, composta nel 1967 in una clinica psichiatrica nei pressi di Parigi.
Canto d'emergenza di pensieri
nato da un sentimento,
che ha
dei nomi svegliati dal canto
non molti,
spinoso,
così, inconfondibile,
dalla macchia di duro fogliame,
sporge con loro; a te
incontro,
spinoso,
vaga
un piccolo morire.
Celan ci spiega che la poesia è un “canto di emergenza”, un bisogno che lega i pensieri e il sentimento ai nomi, alle parole quindi, che affiorano come sull'acqua dal nostro “dentro”, nomi che vengono “svegliati” in una solitudine spinosa e dura, ma che infine si aprono alla condivisione; e la poesia così può venire incontro “a te”, con le sue punte spinose, regalandoti un “piccolo morire”. Essa è origine e perdita, è maga dell'elaborazione del lutto per l'abbandono dell'oggetto amato, è dunque consolazione.
Che cos'è dunque la poesia di Valeria Cereda?
Il pesce abissale è il titolo della raccolta di Valeria Cereda. Un titolo che incuriosisce immediatamente il lettore rimanda alla condizione dell'animo della poetessa, che vive tra grandi passioni e semplici emozioni.
La sua poesia, trasforma gli elementi della sua quotidianità in simboli e i simboli si immedesimano nel flusso di una miriade di sensazioni e passioni, che segnano il fluire delle stagioni del cuore e della vita; da qui l'uso in Valeria di una metrica sciolta, libera da vincoli formali, sorretta da sottili veli musicali che scorrono con un ritmo vario, dal lento al vorticoso, dal quotidiano all'inaspettato, insieme alle riflessioni e alle emozioni.
Le poesie sembrano raccolte in modo casuale, ma in tutte Valeria ci racconta delle sue pur giovane esperienza di vita: ciascuna ora in toni onirici, ora dolci, talvolta amari, riguarda la nascita di situazioni affettive come amore, amicizia, solitudine, il vagheggiamento del nuovo paese in cui Valeria è venuta ad abitare, paesaggi definiti e paesaggi dell'anima, in cui ritroviamo tutto il mondo della giovane autrice. Un lento crescendo che idealmente collega l'amore e l'amicizia, protagonisti di una vita, la cui autenticità è data dall'inestricabile groviglio di gioia e dolore che essi comportano, ma soprattutto rispecchiano i vari momenti, gli stati dell'anima.
È così che Valeria fa scaturire, dalla sua penna spontanea ed immediata, il fluire emozionale della sua vita: i colori dei suoi paesaggi ideali, i sapori della sua sete di conoscenza, i suoni che le scatenano sensazioni, e tutto questo le serve forse per ricordare l'amore vissuto nella fase più acuta con estasi e angoscia, l'amore anche per le cose semplici che la circondano, l'amore per una giovane vita che si apre al suo futuro.
Questo, in estrema sintesi, è il percorso poetico affrontato da Valeria, per poter trasmettere alla sua gente un messaggio di informazione, ma soprattutto per dedicarlo a tutti i piccoli, sconosciuti poeti che ricercano la propria essenza.
Marina Marsilio
docente del Liceo Cairoli di Vigevano
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.48 €12,00
ISBN 978-88-6498-203-8 |