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Tenebre di Michele Noccelli
Claude è un patito delle tragedie di Shakespeare e una particolare compagnia teatrale, appena giunta in città, gli fa vivere l’Amleto in prima persona… Mancano tre giorni ad Halloween quando Jeff fa uno strano acquisto su Internet: una maschera in grado di dar vita ai peggiori incubi… Albert è disperato per la morte della sua ragazza e una bambola di pezza lo mette di fronte alla dolorosa verità del suo passato… Mark è un musicista che da anni cerca il successo; una notte, dal nulla, piomba in camera sua uno strano personaggio con una parrucca e un accento viennese. Dice di chiamarsi Mozart Wolfgang Amadeus… Oliver e Marta vivono un’intensa storia d’amore ma una serie di eventi cambia inesorabilmente le sorti della loro esistenza… La notte di San Valentino diventa un incubo per la bella Wendy… Al manicomio di Castel Pulci l’infermiere Max inizia ad avere strane visioni… George sta passeggiando nel bosco quando s’imbatte in una casa dove sembra dimorino i suoi ricordi…
Otto racconti che si pongono a metà strada tra l’horror e il fantastico. Questa è Tenebre, antologia che ha trovato la nascita dopo dieci anni di gestazione da parte dell’autore, Michele Noccelli, il quale, dopo essersi cimentato con i versi di Disillusione - opera poetica che nel 2009 ha vinto il premio della critica nel Concorso nazionale di poesia e narrativa “Il golfo”- riflette sul tema della solitudine attraverso il punto di vista della paura. Maschere killer, bambole parlanti, case nel bosco sono tutti topoi della letteratura horror e la bravura dell’autore sta nel saperli maneggiare con cura, senza mai sconfinare nel banale. I personaggi presentati riflettono le paure della società moderna e le affrontano in uno scontro sul ring della vita dal quale il più delle volte escono sconfitti. Alla fine di ogni racconto, quando tutto sembra perduto nell’oscurità e la coscienza decide di alzare bandiera bianca, il plot offre un motivo di redenzione e di salvezza, portando il lettore alla riflessione. Tenebre è l’ennesima conferma della netta crescita dell’interesse degli autori italiani per la narrativa di genere, in questo caso orrorifico: un genere in cui, come lo stesso Noccelli afferma, “il senso dell’orrore e della paura sgorgano da fortissimi desideri inconsci, dalla volontà precisa e pericolosamente prepotente di dare forma e sostanza agli impercettibili e tartassanti rantoli della fantasia”. Un mondo, quello della fantasia, in cui qualsiasi incubo può diventare realtà, soprattutto quando ci troviamo soli davanti ai nostri demoni e siamo avvolti dall’oscurità delle tenebre.
di Lorenzo Strisciullo |