| Ambientato in una indefinita città del Mezzogiorno, negli anni successivi ad una guerra più evocata che vissuta dai protagonisti, il romanzo racconta il passaggio dall’infanzia alla maturità di due ragazzi: il protagonista e il suo inseparabile amico Santiago, compagno di avventure e di scorribande, sognatore sbandato e sbruffone carismatico, maestro di vita e di pensiero.
Il romanzo scruta i paesaggi della vita in quell’età in cui si inizia ad avere consapevolezza che qualcosa sta cambiando: “distratto da tutto quello che mi accadeva dentro non sono riuscito a cogliere in pieno quello che avveniva intorno”, rivela il protagonista di questa storia.
Un flash di immagini e di ricordi nostalgici, scanditi dal trascorrere di un autunno insolitamente mite e, soprattutto, una carrellata di personaggi senza tempo carichi di una notevole forza evocativa e di un dolore esistenziale spesso inconsolabile: su tutti lo sfortunato Farad, incompreso cantante d’opera. Tutto questo nel contesto di una città sonnolenta che, nella mente dei ragazzi, diventa spazio di giochi, luogo metafisico, teatro della tragicommedia umana.
Emozioni, eventi senza tempo e speranze che si infrangono nella struggente immagine finale della nave che molla gli ormeggi, portando via con sé tanto di quello che era stato, tutta la dolcezza e lo struggimento dell’infanzia.
Alfonso Cernelli è nato a Roma nel 1985, ma è di origini cilentane.
Laureando in Giurisprudenza all’Università di Roma Tor Vergata, è al suo fulminante esordio narrativo.
Collana "Gli Emersi - Narrativa "
pp.184 €14,00
ISBN 978-88-6498-184-0
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