| Che importa lo stile quando la poesia fa sentire le sue vibrazioni.
Le parole scorrono senza uno stile, sono quindi dirette e semplici, scivolano
libere verso l’orecchio e il cuore del lettore, facendosi messaggere inattese
di attimi di vera intimità.
Momenti di osservazione che l’autore compie su se stesso, mentre guarda dentro
il suo pozzo, nel profondo, dal quale tutto emerge e dà voce all’anima.
Echeggia il lamento, ma spesso è un dolce canto di amore per la vita a salire
dal pozzo.
Chi ama la vita non può che contemplare la natura che la genera, non può che
essere ispirato dalla sua forza e dalla sua energia, anche quando distruttiva,
non può che affidarsi ad essa, mentore da cui si attendono risposte alle nostre
fragili incertezze.
Il cerchio del pozzo si chiude o sarebbe meglio dire si riempie, di una
spirituale saggezza, nell’esprimere il rapporto primordiale con ciò che si
compie naturalmente intorno a noi.
Il ciclo della vita si manifesta spesso senza che la nostra consapevolezza si
congiunga con la percezione della sua bellezza e della comprensione del suo
costante inarrestabile moto vitale.
La naturale propensione dell’autore è invece di lasciarsi pervadere dal moto e
dare voce alla sua parte emotiva in contatto con quel miracoloso tutto, di cui
lui stesso comprende di esserne parte.
Dalla condivisione con l’autore di un percorso volto alla conoscenza degli
insegnamenti di una splendida ed antica arte marziale, il tai chi , da cui si
impara, non solo metaforicamente parlando, a “sentire” il fluttuare di tali
energie, in questo libro ritrovo le orme di un cammino interiore che attinge
anche ai principi di tale arte, per avvicinarsi alla luce divina della
spiritualità.
Particolare elogio alla poesia “Meditazione” dove io il mio cuore si è portato
dentro ogni parola, lasciando fluire l’emozione “come un fiume in piena, tra
tutto che pare niente.......”.
Simona Tarparelli
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