Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19989

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Simone Consorti - PERCHE' HO SMESSO DI SCRIVERTI VERSI ( Aletti editore ) di Stefano Donno

di Rassegna Stampa

Ho avuto il piacere di leggere una bella raccolta poetica di Simone Consorti dal titolo “Perché ho smesso di scriverti versi” edito da Aletti editore. Si tratta di un volume diviso in tre sezioni dal titolo rispettivamente “Armi da difesa”, “Perché ho smesso di scriverti versi”, e “La realtà va e viene”. Inoltre due interventi post-fattivi di Stefano Petrocchi e Marco Mantello chiudono il lavoro di questo poeta. Parliamo di una dimensione lirica dove è possibile solo stabilire i punti di partenza dell’incedere per versi, e non la meta che le parole e il ritmo di questo lavoro possono indicare al lettore. Pare che nella maggior parte di questi componimenti non ci sia nessun altro desiderio che quello di scovare in maniera indagativa le zone d’ombra non solo dei rapporti amorosi, ma di tutto quello che comporta come loro intera proposta fenomenica: dall’idea del corteggiamento, a quella della spasmodica, anzi in questo caso direi nevrotica, ricerca di un ancestrale “io/tu” che incorpori e inglobi stabilmente l’archetipo romantico e forse un po’ decadente dell’ “altra metà del cielo”. Simone Consorti non parla di lotta sociale, e se lo fa si permette questo “lusso” –soprattutto nella seconda sezione del libro - con grande eleganza e acidula ironia e sarcasmo (un po’ con un risus sardonicus alla Stirner). Egli cerca di creare a mio avviso un dialogo con un specie di avatar/alter ego femminile, fortemente voluto come rapporto che lo salva dall’immiserirsi nella quotidianità che squalifica slanci e disperde energie. Sovente nella scrittura di Consorti, mi riferisco sempre nello specifico a questa prodotto editoriale di Aletti, amarezza e forza rivendicano attraverso il forte gesto semantico della rima più volte utilizzata dal “nostro” come risoluzione formale idonea all’impianto complessivo dell’opera, il diritto alla dimensione intimistica. E vengono seguiti allora alcuni sentieri dove al poesia di quest’autore conosce amore e dolore all'interno di istanti che a volte appaiono magici, a volte appaiono incantevoli, a volte appaiono meschini e ipocriti e a volte appaiono … e basta!. Con “Perchè ho smesso di scriverti versi” siamo di fronte alla prova provata di un’espressione pura, ovvero la poesia esprime se stessa in una dimensione di amore/odio nei confronti della realtà, e soprattutto diventa canto avvelenato attraverso la voce di un Io poetico forte e solenne che punta il dito verso tutte quelle bassezze, tranelli, sublimi malie che solo il seducente universo donna è in grado di generare. Simone Consorti è poeta, fine e originale, in grado di stupire chi avrà il piacere di leggerlo nella rivisitazione dissacrante di celebri versi di Leopardi come di Montale, come nella descrizione di quei momenti topici dell’esistenza di ciascuno di noi, quando viene alla luce l’oggetto del desiderio (la donna sempre, la donna maledettamente…) che ci spinge ad abbandonarci spesso a recriminazioni, sovente a rimpianti, frequentemente a far parlare letti e divani al posto nostro

D’ in sulla vetta d’ una torretta

Visionario, solitario stai
Passero che sogni ben altra vetta
Passero che non ti passerà mai
Di lì vedi dentro una toletta
Una donna che con gesti gai
E’ più di mezz’ ora che si umetta
Mentre in cucina il forno fa guai (…)



http://stefanodonno.blogspot.com/2010/01/perche-non-ho-smesso-di-scriverti-versi.html


Segnala questa opera ad un amico

Inserisci una nuova Notizia
Notizie Presenti