| Accattivante presentazione del nuovo romanzo di Michele Falcone, con i contributi di Aldo Cervo, Gaetano Iannotta e Antonio Ciontoli
CASERTA: UN ENNESIMO GRIDO D’ALLARME:
“La morale non può essere disgiunta dalla politica!”
Dal convegno letterario emersi i segnali del necessario risveglio in Terra di Lavoro
CASERTA-(Raffaele Raimondo)–La recente presentazione, nella gremita Sala Sant’Agostino, del nuovo romanzo di Michele Falcone - “I Sentieri del risveglio”, Aletti Editore, 2009 - si è snodata lungo un confronto di analisi e di proposte che, comunque, ha fatto emergere, accanto a puntuali valutazioni di carattere letterario, l’esigenza ormai improrogabile di un necessario risveglio delle coscienze in Terra di Lavoro. Sicché, partendo dall’esame critico dell’opera autobiografica del tenace attivista politico casertano, si è giunti a configurare l’urgenza di fondo riassunta dal giurista Gaetano Iannotta nella perentoria affermazione “La morale non può essere disgiunta dalla politica”.
Un raccordo che, in tutta evidenza, non dovrebbe conoscere confini temporali e spaziali, ma che oggi, in Italia e segnatamente in provincia di Caserta, va riproposto, ad ogni pie’ sospinto, per la sua vitale importanza, proprio considerando la preoccupante pluralità di scollamenti, contraddizioni, ritardi e contaminazioni che hanno inchiodato a livelli di degrado ormai non più tollerabili la vita di tantissime persone e di intere comunità. Le provenienze ed i rimbalzi in campo economico, sociale, culturale, istituzionale e politico sono ogni giorno sotto gli occhi di tutti, mentre i riflettori massmediali, non di rado, amplificano a dismisura la reale portata dei singoli eventi e fenomeni.
Di qui il fondamentale grido di allarme rilanciato dal convegno, affinché la razionalità e la corresponsabilità, la riscoperta dei valori universali ed una dimensione etica adeguata ai tempi in cui viviamo tornino ad orientare i comportamenti individuali, le relazioni umane, le civili testimonianze e, soprattutto, le scelte piccole e grandi del mondo politico locale, peraltro specchio particolarmente fosco di una crisi etica, prima che finanziaria, che domina sullo scenario nazionale ed internazionale.I lavori,cominciati con l’intervento di don Antonio Pasquariello che ha portato il saluto augurale del vescovo mons. Farina, hanno visto primo relatore lo storico Aldo Cervo, il quale, tracciando il profilo dell’autore, ha toccato, con profondo acume, i nervi sensibili della sua indomabile personalità ed i messaggi più rilevanti del romanzo, senza tuttavia rinunciare a porre in evidenza qualche punto debole riscontrato nel registro formale dell’opera. Come s’è accennato, l’angolazione più propriamente politica è stata poi brillantemente ed ampiamente esplorata dal giurista Iannotta. Entrambi hanno voluto leggere, davanti al folto pubblico, alcuni emblematici stralci del romanzo. In rappresentanza del sindaco Petteruti e dell’Amministrazione comunale, è intervenuto l’assessore Antonio Ciontoli che, nonostante la distanza ideologica fra sé e Falcone, non ha esitato a definirlo “esempio di straordinario impegno intellettuale e politico”. A corroborare il dibattito hanno contribuito Francesco Annese, Domenico Pisanti, Francesco Iesu e Raffaele De Lucia. Infine, la parola all’autore che ha ringraziato tutti, svelando, fra l’altro, i nomi delle due persone che costituiscono “l’anima del romanzo” e riaffermando d’aver cercato di trasmettere ai lettori i luminosi frammenti e fermenti di quell’imperativo che Kant concentrò nella famosa massima "Due cose mi colmano l'animo di sempre nuova e crescente ammirazione, ogni qualvolta il mio pensiero vi si rivolge: Il cielo stellato sopra di me, la legge morale che é in me”. Il volume può essere ordinato presso qualsiasi libreria: l’editore Aletti assicura rapide spedizioni.
Raffaele Raimondo
(Presidente del Cocevest)
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