| Ieri mi ha chiesto se stiamo insieme. In realtà ha usato la seguente espressione: “Ma noi, mica stiamo insieme?”.
Sono d’accordo, non stiamo insieme.
Questa semplice parola, che indica tutto e niente, non definisce assolutamente il significato di quello che succede tra me e lei.
Di certo emerge una forte attrazione, un feeling innato o semplicemente la voglia di stare l’uno con l’altro. Grande desiderio confermato dalla tristezza che puntuale arriva quando i nostri sguardi non si incrociano per qualche giorno.
I nostri incontri e l’accompagnarci per ore trascorrendo momenti magnifici, potrebbero comunque suggerire quella definizione dello stare insieme.
In realtà, non è uno stare insieme impegnativo. Per impegnativo intendo quella forma di costrizione che limita, nella nostra condizione, la possibilità di volare liberi incontro ai sentimenti che ci coinvolgono. Perché porsi degli obiettivi o dei precisi risultati quando si può semplicemente vivere?
Conoscendo nel profondo l’un l’altro ed esplorando l’essere umano che in quel momento può cambiare nel bene o nel male la nostra esistenza.
Non mi è dato sapere cosa rimarrà di noi o cosa ci aspetta. Tuttavia, quando la nostra storia diverrà per entrambi un semplice ricordo, quello stesso ricordo ci rammenterà il vero significato della vita. Non potremo che sentirci vivi quando in futuro penseremo a quello che è successo.
Secondo me è in questo senso che noi stiamo insieme. Il nostro momento rimarrà sempre lì, in un cantuccio, per fare capolino quando avremo bisogno di sorridere un po’.
È chiaro, dunque, che rimarremo insieme per sempre.
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.96 €14,00
ISBN 978-88-6498-013-3
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