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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Monica - Del vissuto amore ( Aletti Editore). Intervista a Luigi Cambarau, giornalista e scrittore.

di Rassegna Stampa

Intervista a Luigi Cambarau, giornalista e scrittore. Recensione del suo romanzo “Monica – del vissuto amore”, emblema dell’amore universale.


Ogni giorno si vedono pubblicizzare libri senza anima e senza senso, palesemente si intravede il loro puro scopo commerciale. Oggi, invece, incontriamo Luigi Cambarau, eclettico giornalista foggiano, in occasione dell’uscita del suo romanzo “Monica – del vissuto amore” (Aletti Editore).
Un mix di personaggi che si intrecciano nelle vicende avventurose e, molte volte, fortuite di un “bravo” ragazzo o, perlomeno, quello che oggigiorno si definirebbe così; una chimera per le donne moderne. La genuinità, che si pensa oggi non più possibile come una volta, la si ritrova sfogliando queste pagine: ogni cosa è possibile se davvero ci si vuole mettere in ballo, invece di parlare e non agire.
Ambientata tra una città dei giorni nostri, il Gargano e le Isole Tremiti, la storia accompagna per mano il lettore in luoghi paradisiaci abitati da personaggi di una volta, come solo un bel quadro, una foto antica o un ricordo, sanno fare.

Del vissuto amore racchiude ciò che ormai si è perso e falsamente la gente dice di rincorrere, della passione di un ragazzo che supera letteralmente mari e monti per raggiungere l’amore ideale.
“Ho voluto raccontare l’amore universale tra le persone nascondendolo tra le righe di una storia verosimile del presente.”

Come mai sono il Gargano e le Isole Tremiti i luoghi che fan da sfondo alla tua storia? C’è qualcosa di autobiografico?
“Sono nato a Foggia ed il Gargano è meraviglioso da descrivere anche in un libro, non solo nei film. Di autobiografico non c’è nulla, tranne forse l’ispirazione che nasce attraversando questi territori magnifici: amo fare trekking a contatto con la Natura.”

Protagonista quasi velato nel primo capitolo, Marco esce dalle righe come tra i giochi di luce ed ombra di un film. Attore principale dell’essere “il ragazzo perfetto”, colui che ogni mamma vorrebbe al fianco della propria figlia, il protagonista rincorre tra le pagine del libro ciò da cui è follemente attratto, l’Amore. Un sentimento combattuto tra l’amore che ha per la propria persona e quello che crede di elargire alla ragazza dei suoi sogni.
“Esatto, allora l’hai letto davvero il mio libro? (ridiamo entrambi) Chi l’ha detto che un romanzo travolga di più se il protagonista è un duro? Leggere per credere. Marco inizia questo suo viaggio per terra e per mare, attraversando luoghi incantevoli e lontani mille miglia dalla realtà metropolitana. L’esplorazione che, essenzialmente, ognuno di noi fa dentro di sé ogni qual volta pensa di amare davvero qualcuno, ecco, Marco la compie concretamente, nel reale. E tanti sono i personaggi che incontra sul suo cammino, come variegate sono le sfaccettature che noi umani possediamo, inconsapevoli. Ho voluto descrivere la genuinità delle persone, quelle legate alle cose semplici della vita e lontane da ogni cliché, da mode del momento o problemi immaginari.”

E l’amore?
“La sua migliore amica lo accompagna per tutto il tragitto, come fosse il Virgilio di Dante ma al femminile. L’inseguimento di un amore apprezzato o messo in discussione durante tutto il percorso, e non solo nella vita di Marco, sarà la scusa per riflettere sul sentimento umano universale dell’Amore al di là delle barriere fisiche, mentali, razziali e quant’altro.”

Ed è qui che il protagonista affronterà il suo esame finale: Marco contrapposto a Monica.
“Infatti, come il bianco ed il nero, lo yin e lo yang. Ed è qui che il lettore si troverà di fronte ad un bivio, accanto al protagonista: Amore significa ‘amare un’altra persona’ a prescindere dal proprio background culturale, dalle proprie convinzioni o scelte di vita, oppure amare qualcuno seguendo solamente la propria visione dell’amore?”

Una storia con un finale a sorpresa, perciò, che lascia il lettore stupefatto ma che fa riflettere sul vero senso dell’Amore, quello con la A maiuscola. Amore senza confini? Amore estremo verso l’essere umano? Amore come fratellanza tra gli individui, perennemente presenti sulla stessa barca chiamata Vita?
“È vero, il finale lascia sicuramente spiazzato persino il lettore più acuto ma è questo che mi piace: tenere sempre all’erta le menti delle persone, ed io con loro, per ricordare che dietro ad una realtà ce n’è sempre un’altra dietro ed un’altra ancora.”

Ma, appunto, questo finale? Mi spiego, sembrerebbe quasi una parte di un romanzo più articolato ma che, invece, si conclude proprio quando il lettore ha più sete di informazioni, di intrecci, insomma di sapere come finirà. Ci sarà un seguito?
“La scrittura, per quanto mi riguarda, è come la pittura, la scultura e qualsiasi altra Arte dell’uomo: l’artista ha un bisogno estremo di esprimersi e crea seguendo la propria ispirazione. Dunque, ciò che risulta dal raptus creativo è una parte di sé e chi godrà di questi frutti espressivi, allora comprenderà il significato profondo dell’ispirazione che ha colto l’artista in quel momento; altri, invece, vorranno dare un’analisi più critica dell’opera facendo magari paragoni con questa o quell’altra scuola. Premesso questo, ognuno di noi è libero di godere di ogni forma d’Arte così come crede per proprio beneficio ma, nel mio piccolo, la storia che io propongo mi piacerebbe che venga assimilata così com’è, con le emozioni che riuscirà a donare o con le incomprensioni che potrà portare. L’Arte nuda e cruda senza troppi ostacoli espressivi: l’artista che crea, l’altro che si immedesima seguendo quelle emozioni.”

Quindi, i lettori potranno sperare in una continua?
“La storia è quella e, sicuramente, il finale lascia molto spazio all'immaginazione del lettore. La continua potrebbe essere già in cantiere ma, su questo, volutamente non mi pronuncio.” È un libro che ha la durata di un film, quindi un libro da viaggio, da compagnia, che si veste di una duplice armatura. “

“È un libro double face”, sottolinea l’autore, e, infatti, dà la possibilità di essere letto due volte regalando, alla seconda lettura, dei particolari intuibili solamente a chi ne conosce già i risvolti. Meditate gente, meditate!

Emilio Bertelli



fonte: universy.it
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