 | Alfonso Caranci è nato a Pignataro Maggiore (CE) il 23 Agosto 1929. All’età di 14 anni scoprì la passione per la musica operistica: iniziò con la tromba, sotto la guida del maestro Silvestro D’Ambrosio, passando poi, dopo quattro anni, al flicorno tenore col quale fu “solista” in diverse bende musicali. Da militare fu aggregato alla fanfara dell’80° Reggimento Fanteria, facendo concerti in tutta Italia. Nel 1957 si arruolò come agente di Polizia Penitenziaria, frequentando il corso a Cairo Montenotte.
La prima sede fu Agrigento, passando poi a S. Stefano di Ventotene dove ebbe modo di suonare in un complesso bandistico di cui facevano parte anche reclusi ergastolani. Si trasferì ad Ariano Irpino, poi ad Avellino e per ultimo alla casa Circondariale di Cassino dove rimase fino alla data del congedo, 1983. Si è meritato (per il servizio prestato) la Lode Mi-nisteriale e la Medaglia d’Oro per meriti speciali, per gli ottimi rapporti con i colleghi, il rispetto dei detenuti e la stima dei superiori.
Amante della natura, è un appassionato botanico. È espertissimo nella cura, pota e innesto delle piante per cui è rinomato in tutto il Casertano. È un convinto assertore che anche le piante hanno un loro linguaggio anche se a noi sconosciuto. Ama i volatili e i fiori. Ha in grande con-siderazione l’amicizia, sempre più rara perciò ancora più preziosa. Ama la vita come dono di Dio, ama il creato. Ama guardare le stelle. È sposato con Maddalena, una creatura bella, dolce e sensibile che gli è a fianco da oltre 40 anni con devozione, fedeltà e amore.
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.72 €12,00
ISBN 978-88-7680-914-9 |