| Vecchie passioni… alcune sviluppate, talune sviscerate, altre meno ma ammirate da distante, come se la nostra presenza contaminasse la passione stessa svilendola e privandola della sua originale natura. Una passione… quella per il medioevo, con i suoi cavalieri, le spade e il sangue rosso vivo contrapposto alle grigie sfumature, richiamo d’epoca.
Poi i racconti narrativo/religiosi propri del buddhismo e dell’induismo, altra passione. Ora entrambe come esperimento, si fondono nella terza, la scrittura, la più tangibile, la più reale, poiché propria dell’essere stesso che da prima la brama e poi le dona la vita. Quindi qui, nel luogo dello scritto, tutto si lega, tutto si mescola, dai Buddha ai mendicanti, dai bodhisattva alle dame, dai cavalieri agli Asura. Ed è con questa amalgama che la storia seppure breve prende corpo. Ella fugace nella sua fisicità, possiede nel suo interno una misura ben maggiore di ciò che ad un rapido sguardo può apparire.
La storia dunque ripercorre se stessa, ogni volta diversa… ogni volta uguale… Ella è ora una semplice storia d’amore d’altri tempi, poi tornando al suo inizio, in quello che è uno spazio di un cambio d’abito, ecco apparire in trasparenza alcune delle figure emblematiche dei racconti zen, prezioso dono d’oriente, occidentalizzati dalla forma narrativa, svelano che le differenze tra queste due culture a volte non sono così distanti. Ecco di nuovo un punto e a capo. Ora il percorso è quello letterario.
Da relativista mai convinto, l’autore ha dato corso al racconto con una forma che nella realtà non è legata ad alcuno schema, come se tale storia fosse stata generata in un universo parallelo, dove una Terra speculare, è in realtà non identica nel suo contrario ma soltanto simile alla nostra in cui viviamo.
E appunto tali sottili differenze, si affacciano anche nell’esprimersi, e lì dove le nostre rigide regole grammaticali non lasciano un sufficiente spazio per ciò che è nuovo, in quest’altro mondo tale posto è riservato all’armonia e alla ridondanza dei suoni emessi, rubando a tali regole la precedenza di ciò che nella nostra odierna norma conferisce il maggiore peso ad un contesto narrativo.
Infine… o al principio, lo si può leggere tenendo conto di quanto illustrato finora nel suo insieme o non tenendo conto di nulla… o meglio ancora non avere letto affatto questa nota… buona lettura!
Bramacoto T.
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.84 €13,00
ISBN 978-88-7680-918-7 |