| Ilaria: è tutto un magnifico graffito
Scrittrice a 18 anni presenta il suo libro all’Itc “De Fazio”
di Maria Scaramuzzino
“E’ tutto un magnifico graffito”.
Ilaria Matarazzo, lametina diciottenne, studentessa dell’istituto tecnico commerciale “De Fazio” ha titolato così il suo primo libro, la sua opera prima che è uno spaccato del mondo giovanile alle prese con gli affanni e i sogni metropolitani del mondo d’oggi. La giovane scrittrice in erba ha presentato il suo volume nel polivalente del “De Fazio” attorniata dai suoi familiari e dai suoi amici. In sala, naturalmente, i compagni di classe e il preside dell’istituto Francesco Scoppetta che ha salutato molto favorevolmente l’iniziativa. “E’ più che positivo il fatto che una ragazza diciottenne non pensi esclusivamente a farsi avanti nel mondo dello spettacolo”, ha rimarcato Scoppetta, “e sappia ben coniugare l’impegno dello studio con quello dello scrivere”.
A recensire il volume di Ilaria Matarazzo è stato il critico letterario Tommaso Cozzitorto che ha analizzato le diverse anime del libro: lo stile, i contenuti, il messaggio che intende trasmettere. Una scrittura curata, non il classico linguaggio degli sms che i ragazzi usano per comunicare tra di loro.
Secondo l’esperto l’opera prima di Ilaria è un libro scritto da una giovane, ma che non è rivolto solo alla sua generazione. Fra le righe ci sono riflessioni e pensieri anche per un pubblico adulto, in particolare per quei genitori che vogliono capire meglio i propri figli. “E’ tutto un magnifico graffito” nella sua prima parte da spazio al rapporto con Dio che viene raffigurato come un uomo bellissimo a cui la protagonista del libro fa un’intervista. Nessun moralismo, niente bigottismo al chiuso delle sagrestie, ma un confronto dialettico e realista con il proprio credo rapportato alla conflittuale realtà di oggi.
La presentazione del libro è stata preceduta dalla proiezione di due filmati realizzati dall’emittente televisiva “Calabria Tv” in cui Ilaria racconta la sua giornata quotidiana e ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta a scrivere un libro.
“Sono una ragazza come tante altre”, ha detto, “quello che ho scritto, anche se appartiene alla mia esperienza, ho voluto pubblicarlo per condividere con gli altri sentimenti ed emozioni”.
Gazzetta del Sud (05- giugno 2009)
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