| ANSIA DA PRESTAZIONE
"Il lavoro somministrato senza ricetta medica"
di Alessandra Delogu Santangelo
(Aletti Editore, euro 14)
di Giancarlo Del Guerra
"Ansia da prestazione, il lavoro somministrato senza ricetta medica". La prima parte del titolo di questo libro si presta all'equivoco: c'è un riferimento all'ansia che prende qualche volta il "maschio", il quale teme di non essere all'altezza delle aspettative della sua partner?
La seconda parte del titolo chiarisce il gioco di parole: l'ansia deriva dal cosiddetto "lavoro somministrato", temporaneo, precario, non protetto. Un motivo di ansia evidente per molti giovani e meno giovani che entrano o si trovano dopo qualche tempo a "prestare" questo tipo di lavoro, dal co.co.co., al co.co.pro, e chi più ne ha più ne metta.
Basterà invocare San Precario per trovare prima o poi un lavoro a tempo indeterminato, possibilmente adeguato alla preparazione di ciascuno? Pare proprio di no. E questa è l'esperienza che ha vissuto l'autrice Alessandra Delogu Santangelo. Nata a Messina, residente a Pisa, laureatasi in materie umanistiche, si è trovata a subire sulla propria pelle tutte le delusioni, le prevaricazioni, gli sfruttamenti intensivi che una situazione di totale inferiorità provoca in chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro. Alessandra ha presentato "Ansia da prestazione" ad Ancona, nella Libreria del Benessere, venerdi 17 aprile.
Già l'inizio del libro fornisce un'idea dello spirito autoironico, e quando necessario caustico, di Alessandra. Il frontespizio recita: "Costituzione Italiana - articolo 1 - L'Italia è un repubblica democratica fondata sul lavoro.....articolo 1 bis - Forse". E poi la premessa: "In origine era il contratto a tempo indeterminato (chi non nota la non irriverente analogia con l'inizio del Vangelo di Giovanni?, ndr.) poi è arrivato il progresso a illuminare l'umanità ed è nata l'era del contratto a termine". E da qui (quarta di copertina) "l'affannosa ricerca di un impiego, tra surreali colloqui con l'agente assicurativo, l'improbabile shampista, l'attempato imprenditore sessualmente vivace" e poi "il primo vero lavoro, la vendita, migliaia di telefonate per una ventina scarsa di ordini, migliaia di chilometri in automobile". E ancora, la prima regolare assunzione, anche se a tempo determinato, presso un ente pubblico.
E' il lieto fine della storia? Certamente no! La storia ricomincia, anche se il libro a questo punto termina, e lo fa con una nota dolente: uno scoglio fessurato, che per secoli ha retto la furia delle onde lasciando passare l'acqua al suo interno, alla fine cede; l'arco di roccia crolla, le onde passano direttamente sul mozzicone di scoglio. Significa che Alessandra si è arresa? Conoscendola, diremmo di no.
Per reperire il libro ad Ancona: Libreria del Benessere, corso Amendola 8/A, Ancona. On line su:
www.alettieditore.it
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