| Le Riviere di Maria Gisella
- di Mimmo Carratelli
Un suggestivo libro di racconti della scrittrice Catuogno, professoressa di italiano e storia a Portoferraio. La seduzione del mare, oggetto di amore e timore. I ricordi dell'infanzia. I grandi personaggi che hanno soggiornato all'Elba. Il mistero di Eleonora. Non solo prosa, ma anche poesie nella ricca produzione letteraria della narratrice elbana.
Come non sognare questa scrittrice delicata che fa volare le parole nel cuore di tutti e che inizia l'ultimo suo libro così: "Appartengo a gente di mare e di miniera perché abito all'Isola d'Elba e il sale e il ferro l'ho respirato fin da bambina, giocando sulla battigia luccicante di certe sue spiagge. Nascendo in un piccolo paese della costa orientale, Cavo, dove la strada principale è il lungomare che unisce il cuore dell'abitato a Capo Castello, promontorio che si allunga sul Canale di Piombino, il mare è sempre stato, fin dalla più tenera infanzia, il mio referente assoluto, nel male e nel bene, oggetto al tempo stesso d'amore e di timore, d'affetto e di paura".
L'elbana Maria Gisella Catuogno, insegnante di italiano e storia a Portoferraio, ha pubblicato di recente "Riviere", Aletti Editore, una collana di racconti sul filo del sentimento, onde marine di parole, una brezza piacevole per il lettore, ricordi, nostalgie, appunti con i colori delicato di un tramonto di primavera. Come si legge nella prefazione, "le storie, spesso declinate al femminile, spaziano dai rapporti familiari (Infanzia di mare), alle acerbe esperienze sentimentali (Primo amore); dalla fuga in un narcisismo esasperato che isola e impedisce la normale maturazione umana e sociale (Io, Eleonora, la più bella del reame), alla scelta dolorosamente raggiunta di staccarsi dai propri cari per permettere a loro e a se stessa una vita finalmente dignitosa". Maria Gisella Catuogno, che all'Isola regala i suoi reportages d'autore, corrispondente sentimentale del nostro giornale, ha una scrittura sincera, immediata, ma allo stesso tempo profonda, che accarezza e arricchisce. La prosa non è la sua unica arma seducente perché Maria Gisella è anche squisita poetessa in libricini eleganti e di versi fascinosi come "Brezza di mare", edizioni Ibiskos Ulivieri, e "Fiori di campo", edizioni Montedit.
Numerose le sue pubblicazioni, "Parole per amore", "Il mio Cavo tra immagini e memoria", "Mare, mare e colibrì"… Racconti e versi che si rincorrono e che sono un fiume in piena, un bisogno urgente di liberare il cuore in parole come confessa in una delle sue poesie: "Ecco, è proprio un bel momento quando, calmato il vortice dei 'devo', mi posso sedere davanti a un foglio bianco: sono dea che di zaffiro può dipingere il cielo, affollarlo di luna e di stelle o imbronciarlo di nuvole zingare". E' un'ammaliatrice Maria Gisella Catuogno che rompe i confini della sua isola, l'accerchiamento del mare, la ristrettezza di un mondo piccolo isolato dall'acqua blu del Mediterraneo per volare ovunque un lettore attento e delicato l'aspetta.
In "Riviere", tra i racconti di mare, il suo mare all'Elba, incastona altre "gemme", "Lo specchio di Virginia" che ripercorre l'avventura umana e politica della mitica Contessa di Castiglione, la "Nicchia" che adorava il Golfo dei Poeti e la sua Spezia, i capitoli dedicati alle vacanze elbane di Georges Simenon e di Filippo Tommaso Marinetti, alla quiete cavese degli anni Trenta, alle drammatiche vicende isolane seguite all'armistizio del settembre del 1943 con l'occupazione tedesca e la sofferta liberazione, fino all'approdo alla contemporaneità, "non senza le atmosfere cromatiche e musicali dei decenni precedenti". Racconti intrisi di vita vissuta e di una appassionata conoscenza che è il tesoro della sua cultura.
Mensile "L'isola" |