| Estratto dall’ articolo di Francesco Cardella
comparso su “il Piccolo” di Trieste domenica 22 marzo 2009 a pag. 21
Persone alla ricerca di un contatto con l’aldilà
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A Trieste c’è chi cerca un contatto con l’aldilà, alla scoperta della dimensione dopo la morte verso un dialogo con i defunti. Una ricerca che negli anni ha cambiato veste. Da pratica segreta all’interno di sedi private per pochi adepti, questa forma di culto è divenuto un percorso quasi alla portata di tutti, reclamizzato in testi, circoli o associazioni di stampo New Age.
La pratica del vecchio spiritismo, concepito nella tradizionale formula del tavolino e catena di mani, sopravvive infatti in isolati casi. Il contatto appare più razionale, generato dal bisogno di spiritualità ma dipinto dal normale fluire dell’energia cosmica. Su queste basi si basano le testimonianze, divenute anche dei libri, di due triestine: Flavia Segnan e Ginevra Larimar. La prima ha scritto “un’anima chiamata papà” e la seconda “felici verso il 2012”.
Flavia Segnan, laurea in Economia e Commercio, vertice dell’Associazione “Delfino Blu”, narra il dialogo ultraterreno con il padre, scomparso da vent’anni, e, a suo dire, reincarnato.
Emerge una descrizione dell’Aldilà, illustrata così: “luogo bellissimo, pieno di odori e di colori” sostiene Flavia Segnan. I messaggi avuti da mio padre sono le conferme di quanto credevo e che la scienza mi ha aiutato a maturare. Ricerche di fisica e biologia molecolare confermano che molte delle cose che non vediamo influenzano il concetto di realtà.
Il Tutto è formato da materia e non materia e noi possiamo agire aldilà dei cinque sensi. La comunicazione con altre dimensioni, quindi anche con i defunti è possibile.
Flavia Segnan fa riferimento alle opere dello scienziato Gregg Braden come “Matrix Divina” e del biologo molecolare Bruce Lipton, autore di “Biologia delle Credenze”, testi per una nuova corrente sulla vita, la morte, le malattie, l’importanza del pensiero piuttosto che la codificazione del DNA. ……
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