| TORMENTO - STORIA DI PERIFERIA NAPOLETANA
AUTORE: PASQUALE ESPOSITO
Il libro descrive le vicissitudini di una famiglia della provincia napoletana, i cui componenti hanno personalità e stati d'animo diversi, dove l'unico elemento in comune è quello di ricercare la giusta serenità. Una famiglia apparentemente normale, che si ritrova a cambiare radicalmente la propria esistenza con il passare del tempo e con il manifestarsi di alcuni accadimenti che stravolgono la loro vita familiare.
L'autore descrive la sua vita passata ad (in)seguire i problemi familiari e a cercare di risolverli, un compito che moralmente si assume considerandolo un dovere, grazie alla migliore condizione di vita lavorativa e personale aggiunta rispetto agli altri familiari.
Una vita diversa che, ottenuta con il sacrificio, diventa un peso tanto forte da dover svolgere questa "missione"affrontando e risolvendo i problemi degli altri membri della propria famiglia.
Affronterà le varie problematiche utilizzando, a seconda dei casi, le sue "conoscenze di strada", il suo modo sbrigativo e "sicuro", che descrive come la chiave universale, sacrificando e ottenendo l'appoggio del proprio nucleo familiare, inteso come moglie e figli, un aspetto che nel libro sembra secondario ma che invece assume una notevole importanza, con il passare del tempo.
La storia che viene descritta inizia con la morte del padre, che porterà Ciro, il protagonista, a svolgere prima lavori saltuari, arrivando, poi, al matrimonio e ad un lavoro importante.
Scrive di una mamma incapace di creare armonia nella famiglia, determinando contrasti fino a decidere il destino dei propri figli, come quello di Antonietta, sorella di Ciro, che sposerà per volere della mamma un uomo che non ama, scelta che la porterà in un secondo momento al suicidio.
Il fratello Gaetano, che non avrà la forza di opporsi alla mamma e alla brutture della vita, portandolo a prendere con superficialità alcuni aspetti personali e familiari, fino a quando non si troverà di fronte all'evidente realtà di Giacomo e alla sua malattia.
L'altro protagonista del libro, oltre a Ciro, è Giacomo, fratello minore, il quale rimasto solo con la madre, che lo pone in contrasto contro Ciro, con il tempo vedrà nascere dentro di se un graduale squilibrio mentale, che porterà i restanti membri della famiglia ad assumersi la responsabilità, seguendolo durante tutti i passaggi della malattia.
Il servizio militare iniziato e poi interrotto, il lavoro che non era più possibile continuare, la diagnosi che non lasciava dubbi, il ricovero in una clinica e la speranza di un miglioramento, che non arriverà mai, sono passaggi di una vita martoriata e scandita dal tempo che passa.
Il punto di svolta sarà il momento in cui si scoprirà che, Giacomo, solo in casa da giorni abbandonato al suo delirio, ha un piede in cancrena, è l'ultima follia che non permette più ripensamenti, bisogna intervenire.
Trasportato ed operato all'Ospedale di Caserta in via provvisoria, bisogna trovare una sistemazione permanente in un centro specializzato, che verrà individuato e lì ricoverato, Giacomo passerà i suoi anni alla ricerca di se stesso.
La lucidità con cui Giacomo accetta il ricovero, prima sempre rifiutato, significa prendere coscienza del proprio problema., significa aver donato ai familiari quella tranquillità tanto ricercata durante i lunghi anni di malattia.
E' un libro piacevole da leggere, che racconta e fa trasparire vita vissuta, sicuramente dovuta al fatto che è un'opera prima autobiografica, che evidenzia come il raggiungimento della serenità di chi è stato più "fortunato" rispetto ad altri passa attraverso l'amore per il prossimo.
Recensione a cura di Oliva Alfonso
pubblicata sul portale www.IGO900.org.
Aletti Editore
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.140 €16.00
ISBN 978-88-7680-683-4
|