| Libreria Minerva
via S. Nicolò, 20 Trieste
presentazione del libro di poesie di
Maria Teresa Atzori
LO SPECCHIO MOBILE
Aletti editore
martedì 31 marzo 2009 alle ore 18.00
interverranno
Loris Tranquillini
Roberto Fabris
Graziella Atzori
letture di
Irene Brigitte Puzzo
e dell’autrice
Si può provare nostalgia per una sensazione mai vissuta?
Qualcuno può farlo ma deve possedere uno straordinario spirito d’immedesimazione e non temere di sovvertire il classico andare delle cose. Attraverso il gioco di riflessi, che la poesia autorizza e armonizza, Maria Teresa Atzori spezza in modo plausibile le coordinate temporali, le annulla, le confonde e le rende uno spazio proprio, intimissimo, in cui far convivere le sue ispirazioni, la fantasia e la contemplazione di ogni singolo prezioso momento vissuto e rivissuto.
Come Alice in procinto di tornare per la seconda volta a varcare la soglia dell’immaginazione, l’autrice si immerge ad occhi aperti nel suo mondo privato attraversando il fatidico specchio.
Ha con sé la forza dei sogni dell’infanzia, l’inesauribile sete di gioco che si nutre di colori, profumi, istantanee, una forza che le viene anche dalla natura, da una magnolia, dal fiume, da un ippocastano amato come un amico, da un paesaggio che è diventato talmente suo da chiamarlo per nome.
E, misterioso, incombe il tempo. Il tempo ricordato, il tempo previsto e atteso, il tempo vissuto e rimpianto, ma anche il tempo scandito dal monito della clessidra: perché la vita è un grande gioco di società con le sue carte favorevoli o minacciose, un passaggio a ostacoli che ciascuno percorre, a suo modo.
Maria Teresa Atzori lo affronta assecondando il suo istinto incline alla natura: all’arrivo della nuova stagione rifioriscono, insieme ai germogli, tutti i sensi, e il suo spirito si ferma a registrarne le impercettibili variazioni.
Con l’elaborazione della mente, per tramite della poesia, le atmosfere diventano attimi fuori dal tempo, sospesi in uno scatto della memoria, oppure sono immagini dalla durata limitata e prestabilita, come il Tamagotchi, il pulcino virtuale, efficace allegoria delle vacue spiritualità di oggi, o infine sono autentiche elevazioni dell’anima verso il mistero ultimo che alberga oltre il nostro tempo e che, non potendo prevedere, il poeta può solo cantare.
Corrado Premuda
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.64 €12.00
ISBN 978-88-7680-663-6
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