| Questo racconto, vuol essere la narrazione fantastica senza tempo di due sognatori appassionati di ballo e di musica, che, nella magica notte si San Lorenzo, in virtù di un loro desiderio, si ritrovano a percorrere un viaggio in un mondo diverso, irrazionale.
In questa dimensione onirica, la vera protagonista è la musica; non solo come compagna di vita, ma, vicino alla vita; quasi conforto alla vita stessa. Pronta a rigenerarsi al cambiare delle epoche. Dunque, metamorfosi di note che in perfetta armonia diventa musica capace di accompagnare canzoni, di saper far muovere balli, di essere vita.
Mi rende spiritualmente libero pensare che il frutto della musica altro non è che la capacità che pochi hanno di saper captare le note che vibrano nello spazio.
Di questo astrattismo o inconsapevole mistero, che diventa concretezza all’ascolto di essa, naturalmente penso che noi, e le note musicali, siamo parte integrante dello stesso Universo, e, che forse per magia, proveniamo dalla “CITTÀ DEL PENTAGRAMMA”.
Nella libertà di una coscienza, da molti per altro condivisa, ossia, quella di riconoscere negli artisti persone sensibili, estranei, il più delle volte, al meccanismo del materialismo alienante che attribuiscono al musicista una valenza maggiore perché sa creare opere senza servizi di materiali naturali come il ferro, la pietra o il legno: opere che possono essere veri e propri inni, strumenti di libertà.
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.76 €16.00
ISBN 978-88-7680-647-6 |