| Peppe Frezza
UNA NORMALE STORIA VERA
La solitudine di una fredda stanza d'ospedale spinge Peppe F. a meditare sulle vicende della propria esistenza.
In un rimando costante fra presente e passato, attraverso il ricorso alle “libere associazioni”, il protagonista svela pian piano il proprio percorso di vita, contraddistinto da vitalità ed entusiasmo, che muove lungo i binari della scoperta di se stesso.
A fare da cornice all'intero romanzo è la ricerca faticosa di una realizzazione personale, oltre che negli affetti, anche in ambito professionale, con il desiderio di rivalsa rispetto alle umili condizioni della famiglia d'origine.
Il contesto sociale napoletano spesso s'intreccia con la vita di Peppe, fino a condizionarne gli esiti in modo negativo. Vivace e disagiato, pieno di risorse e al contempo di problematicità, quello partenopeo è un territorio carico di contraddizioni irrisolte dove la fuga e l'abbandono sembrano essere l'unica soluzione.
Peppe F., vittima di un pestaggio ad opera di due balordi, incrociati casualmente sul suo cammino, deve fare i conti con questa realtà iniqua, dove spesso l'arroganza di “pochi” ha il sopravvento sulla prodigalità “dei più”.
Attraverso la formula del romanzo autobiografico, Frezza racconta la sua emblematica storia, attraversata da sentimenti contrastanti (gioia e dolore, amore e risentimento) e vicende alterne (successi e cadute).
Partendo dagli anni dell'adolescenza, l'autore ripercorre le tappe fondamentali della sua crescita personale, tanto da poter parlare, per questo esordio narrativo, di romanzo di formazione.
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp.232 €20,00
ISBN 978-88-7680-552-3
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