Opere pubblicate: 19989
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Stella del Sud - recensione di Fabio Casadei Turroni -
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Stella del Sud
Il rapporto erotico letterario che lega Riccardo di Salvo a Salvatore Inguì, primo storico Mister gay Italia, si rafforza con Stella del Sud, che riprende il precedente Il respiro delle foglie, ne amplia la storia, ne ridefinisce i personaggi. Il protagonista è Salvatore, che mi verrebbe da definire la Musa Definitiva di Riccardo. Capita infatti che le persone, fatte di ossa, muscoli e cartilagini, diventino qualcosa di più per gli artisti, che li elevano in dimensioni di bellezze rarefatte, ideali, non raggiungibili se non attraverso l’astrazione dell’arte, anche quando si tratti di ossa, muscoli e cartilagini che formino un insieme assai gradevole, come quelle di Salvatore. Forse il colpo di fulmine letterario è scattato perché i due amanti letterari hanno molto in comune: siciliani, gay, hanno portato e portano in giro per l’Italia la propria diversità con la stessa insulare dignità. La trama segue con affetto i giorni di Salvatore, dalla natia Palermo al profondo nord. I luoghi sono descritti con precisione. Magici i giorni d’amore sul Mungibbeddu. Rispetto al romanzo precedente cambiano soltanto i nomi di alcuni personaggi di contorno. La scelta d’un dialetto neutro, non palermitano (una raffinatissima scelta federiciana di volgare illustre, direbbero i critici preparati), la lingua semplice e scarna, ma a volte dolce e romantica, le descrizioni d’una Sicilia che chissà se è mai stata così bella, costruiscono un romanzo che porterà la figura del vero Salvatore, che sta per entrare nel mondo della televisione, nel cuore dei lettori. Sarà mai Salvatore, tanto attento alle immagini, abbastanza grato a Riccardo, per le sue parole?
Riccardo di Salvo, Stella del Sud, Aletti editore, Villalba di Guidonia, pp. 94, € 14,00.
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