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Opere pubblicate: 19989
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Info sull'Opera
ASSESSORATO ALLE ATTIVITA’ E BENI CULTURALI E VALORIZZAZIONE DELLE IDENTITA’ CULTURE E DELLE LINGUE LOCALI MECCANICHE DELLA MERAVIGLIA VI Circuitazione mostre d’arte contemporanea 2008 a cura dell’Ufficio Beni Culturali della Provincia di Brescia La sesta edizione del progetto “Meccaniche della meraviglia”, che si terrà nel prossimo mese di ottobre presso sei Comuni della Franciacorta, del sebino e della bassa valle camonica vede un’ulteriore allargamento del progetto che, negli anni passati, non ha mai coinvolto più di quattro comuni e più di un artista straniero per volta. Volendo ampliare la valenza europeista del progetto, quest’anno abbiamo coinvolto tre nazioni, la Spagna, la Slovenia e la Slovacchia, che presenteranno un artista ognuna e che verranno associati a tre artisti italiani. Questo è ormai il nono anno che la Provincia di Brescia propone mostre d’arte contemporanea allestite in spazi architettonici di particolare pregio, quali castelli, palazzi, chiese e siti di archeologia industriale, organizzate e concepite come un percorso itinerante, con lo scopo di far conoscere e valorizzare alcuni luoghi emblematici della storia bresciana. Questa edizione si presenta come logica continuazione delle precedenti, la scelta delle sedi espositive è stata dettata dalla volontà di favorire il rapportarsi dell’opera d’arte con lo spazio architettonico e naturale che la circonda. Tenuto conto che tra le peculiarità di questo territorio esistono delle fonti termali si è pensato di includere nei luoghi espositivi i comuni termali di Ome ( nel Maglio Averoldi), di Darfo Boario Terme (nella ex chiesa di S. Maria della Visitazione e nelle terme) e di Angolo Terme (nello stabilimento termale). A queste tre sedi sono state abbinate sedi espositive nei comuni di Provaglio d’Iseo (monastero di S. Pietro in Lamosa), di Iseo (castello Oldofredi) e di Marone (ex Cittadini). La mostra ideata da Albano Morandi e organizzata dall’Ufficio Beni Culturali dell’Assessorato alle Attività e Beni Culturali e Valorizzazione delle Identità Culture e Lingue Locali, si inaugurerà l’11 e 12 ottobre prossimi, e usufruirà della collaborazione del Museo d’arte moderna della città di Maribor in Slovenia, inoltre, sono stati coinvolti i consolati delle nazioni succitate e i loro istituti culturali. Gli artisti invitati sono Lucio Pozzi ( a cura di Melania Gazzotti) nell’ex fabbrica Cittadini a Marone, Eugenio Giliberti ( a cura di Mauro Panzera) nell’ex chiesa di S. Maria della Visitazione, a Darfo e Nicola Evangelisti ( a cura di Paolo Bolpagni) nel Museo del Maglio Averoldi di Ome per l’Italia; Miguel-Angel Molina ( a cura di Alberto Sánchez Balmisa ) al Castello Oldofredi d’Iseo, per la Spagna; Otis Laubert ( a cura di Juray Carny), nel Monastero di S. Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo e per la Repubblica Slovacca e Darko Golija ( a cura di Breda Kolar) nelle terme di Boario e di Angolo per la Slovenia. Lucio Pozzi Lucio Pozzi è nato nel 1935 a Milano. Dopo aver vissuto qualche anno a Roma dove ha studiato architettura, è arrivato negli Stati Uniti nel 1962, ospite dell'Harvard International Summer Seminar. Si è subito stabilito a New York ed ha preso la cittadinanza americana. Pozzi è un pittore che ama dipingere e nel contempo perseguire i propri interessi anche in contesti non propriamente pittorici. È stato tra i primi a realizzare video, ha costruito piccole e grandi installazioni, e si è espresso anche con la performance. Talvolta scrive, ed ha inoltre insegnato alla Cooper Union, al Sculpture Graduate Program della Yale University, alla Princeton University e al Maryland Institute of Art. Attualmente è professore per i programmi MFA e BFA della School of Visual Arts di New York. Le sue opere sono conservate presso i più importanti musei del mondo. Eugenio Giliberti Eugenio Giliberti nasce a Napoli nel 1954, dove vive e lavora. Nelle sue opere porta alla luce un’inedita e soprattutto isolata ricerca sulla coniugazione dei nessi tra forma e colore in composizioni di pitture monocrome su superfici estroflesse. Tra gli anni 80 e 90 partecipa a alcune importanti mostre della giovane arte italiana, 'Evacuare Napoli' (Napoli 1985, Nîmes, Montpellier,1986), ed europea, ‘Avvistamenti’ (Capri 1988), ‘Faison connaissance’ (Marsiglia, 1986), 'Artedomani 3' (Spoleto 1992) e tiene la sua prima personale nella galleria di Alda Cortez (Lisbona 1992). In questo stesso periodo, dà il via alla realizzazione di un progetto di lavoro sulle combinazioni di colori, cimentandosi anche in opere di notevoli dimensioni - tra cui “680.400 quadratini colorati”, esposto per la prima volta nella galleria The di Napoli. A questo seguono le lenti e le pitture senza supporto e gli “oggetti platonici”: oggetti comuni realizzati in cera e colore, tutte opere dal forte coinvolgimento spaziale. Queste soluzioni tridimensionali sono presentate in personali a Napoli, (galleria The, 1996), Montreal (galerie Occurrence, 1998), Québec (galerie de l’Université Laval, 1998). Alla fine degli anni 90 l'esperienza cromatica e plastica degli 'oggetti platonici' si modifica in realizzazioni tridimensionali di insetti, in particolare zanzare, che espone in “Castelli in Aria” (Napoli, Castel Sant’Elmo) e Futurama (Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci) nel 2000 e nella personale “numeri, insetti, celle” alla galleria PARKAUS di Düsseldorf (2001). Nel 2003 Castel Sant'Elmo a Napoli gli dedica una mostra in occasione della quale, inizia una nuova serie di lavori “di reazione” allo spazio: modelli in cera colorata o in plastilina degli spazi espositivi o di edifici o luoghi caratterizzanti il contesto. Nicola Evangelisti Nicola Evangelisti e' nato a Bologna nel 1972 città dove vive e lavora. Dal 1995 ad oggi ha svolto una ricerca artistica sia teorica che pratica altamente sperimentale spaziando dalla installazione al light - box, dalla fotografia all'immagine digitale video, sempre attento alla tematica della luce. Due sono i cicli che più esprimono la sua attività: i “crilex” e gli “specchi”. I “crilex” sono il frutto del lavoro degli anni ‘99-‘01. In questo ciclo l’artista sviluppa una tecnica consistente in introflessioni su materiale plastico, realizzate tramite combustione. Il risultato è un insieme di linee luminose assimilabili ad esplosioni cosmiche che si avvicinano alle forme della grafica frattale. A partire dal 2001 introduce lo specchio come materiale mediatico ed il segno luminoso su di esso diviene più libero. “Gli specchi” e le sue variazioni rappresentano il successivo ciclo di ricerca che lo vede tuttora impegnato. Durante questo suo percorso artistico ha ricevuto vari riconoscimenti in Italia e all'estero, tra i quali il Premio Internazionale Guglielmo Marconi ed il Premio Internazionale Targetti Art Light. I suoi lavori sono stati esposti in alcuni dei più' importanti musei e gallerie a livello nazionale e internazionale Miguel-Angel Molina Nato a Madrid nel 1963, consegue la laurea nella facoltà di Belle Arti della capitale spagnola nel 1987. Giunge a Parigi con una borsa di studio della Cité International des Arts nel 1989, dove risiede tuttora. Maestro in Arti Plastiche con ricerche sui modi di percepire la pittura, attualmente tiene un dottorato sullo statuto artistico della riproduzione fotografica delle opere. In generale, il lavoro di Miguel Angel Molina si sviluppa nei fenomeni extra artistici che si originano all'estremità del quadro, ispirandosi alle riflessioni del Support – Surfaces e di BMTP, con risultai però poco dogmatici e sensuali. Così, le pitture fuori dal quadro che lui chiama "La Pittura a forma di una pozzanghera di colore", propongono un contatto diretto con lo spettatore e una relazione speciale con l'architettura attraverso il suolo. Nel 2007 il padiglione svizzero della Città Universitaria di Parigi presenta una sua mostra. Molina interviene con la sua pittura compressa, dai colori violenti, sulle vetrate del primo piano dell'austero edificio disegnato da Le Corbusier nel 1930. Otis Laubert Nasce nel 1946 a in Valaska vicino a Banska Bystrica, Repubblica Slovacca e si diploma alla scuola d'Arte e Design di Bratislava. Attualmente vive e lavora a Bratislava. Il lavoro di Laubert è senza dubbio uno dei più interessanti nel panorama dell'arte slovacca degli ultimi venti anni. Laubert lavora con oggetti di uso quotidiano che mette in relazione con lo spazio espositivo. Cerca di scovare nelle cose che si usano abitualmente potenzialità artistiche nascoste, avvicinando l'arte alla vita di tutti i giorni e viceversa. Da numerosi anni raccoglie e cataloga oggetti da lui trovati per creare un enorme archivio che chiama “deposito”. Questo accumolo di materiali è la sua prima fonte di ispirazione. Ha esposto in gallerie e spazi pubblici in numerosi paesi europei. Darko Golija Nasce a Maribor in Slovenia nel 1965, dove tutt'ora vive e lavora Nel 1989, Darko Golija si laurea in Scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Ljubljana. Nel 1993, egli ottiene un Master di Belle Arti, con specializzazione in Scultura, presso l'Accademia di Belle Arti di Ljubljana. Attualmente lavora come Preside per l' Accademia di Belle Arti, che sta per diventare parte integrante dell'Università di Maribor. Per la realizzazione delle sue opere Darko Golija utilizza i materiali più vari, come il ferro, il rame, la cera o diversi semilavorati industriali. Grazie all'eccezionale conoscenza di ognuno di essi sa imprimere diverse sensazioni al suo lavoro. Le mostre saranno aperte a partire dal 11 ottobre, Angolo, Darfo Boario e Marone e dal 12 ottobre Ome, Provaglio d’Iseo e Iseo, con i seguenti orari: dal Martedì al Venerdì dalle 15 alle 18, sabato e festivi dalle 10 all’12 e dalle 15 alle 18. Le inaugurazioni prevedono i seguenti orari: Sabato 11 ottobre - ore 11,00 Marone - ore 13,00 Darfo - ore 15,00 Boario terme - ore 16,00 angolo terme - Domenica 12 ottobre - ore 11,00 Ome - ore 13,00 Provaglio d’Iseo - ore 15,00 Iseo per informazioni: Ufficio Beni Culturali della Provincia di Brescia T. 030.3749409 epiantoni@provincia.brescia.it
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