| “(…) Non era quello, l’Achille che conosceva, non era quello, il suo migliore amico, non era lui. (…) Era qualcos’altro. E gli altri, quel mostro, lo chiamavano Aki. (…)”
Non riesce a trovare pace, il giovane Aki, non sa trovare sollievo da tutte quelle tempeste che continuano a sballottarlo e a tormentarlo, non è capace di reagire in altro modo, se non creandosi un super-io, un surrogato di ciò che vorrebbe e contemporaneamente non vorrebbe essere. Crea un universo a sua misura, fatto di musiche violente, di personaggi eclettici e di effimere consolazioni, un mondo distorto e labile, che non sfugge al divorzio dei suoi genitori, alle prime delusioni d’amore, alla mancanza di modelli da imitare. È quasi un palco teatrale, la vita di Achille, annebbiata dai fumi della droga, scarnificata dai primi, pericolosi segni del Satanismo, spinta ferocemente verso l’esasperazione. Una sfilata di personaggi dannati dai contorni stilizzati e dalle personalità brutalmente delineate si avvicendano nell’esistenza e nell’animo di Aki, contribuendo a disegnare la saga di questo adolescente, che si estranea sempre più, alla maniera dei buddisti, dal mondo reale, e che trova rifugio solo nella sua camera, in solitudine, nel suo personalissimo tempio.
Collana "Gli Emersi - Narrativa "
pp.80 €14.00
ISBN 978-88-7680-434-2
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