La Galleria Massimo De Carlo



“Ci sono cinque sensi e il sesto è il pensiero
ovvero la cosa più straordinaria che l'uomo possieda.”
(Alighiero Boetti)

Lo scrittore e poeta Giovan Battista Salerno, sempre incredibilmente attento al dibattito artistico, ha scritto diversi testi su e per Alighiero Boetti, che vengono per la prima volta raccolti sistematicamente e presentati tutti assieme in questo volume. Traducendo l’opera dell’artista in scrittura, trasformandola in parola, Salerno si fa acuto interprete del suo pensiero, senza che per questo l’opera di Boetti venga meno della sua intrinseca polivalenza espressiva.

Alighiero Boetti ( 1940-1994) – o Alighiero e Boetti come si firma a partire dal 1973 – nasce a Torino dove esordisce nell’ambito dell’Arte Povera nel 1967. Trasferitosi da Torino a Roma, l’artista è stato pioniere e protagonista dell'arte concettuale in Italia, grazie anche ai suoi interessi per la filosofia, la matematica e l’alchimia. Con le sue invenzioni di sistemi iconici elementari, Boetti giunge a soluzioni figurative improntate ad un gusto ironico di gioiosa eleganza cromatica, divenendo l’artista di neoavanguardia più gradito anche al grande pubblico. Sintesi brillante del suo lavoro e testimonianza del suo amore per la cultura medioasiatica, sono le Mappe: grandi arazzi o tappeti tessuti in Afganistan che riproducono le nazioni del mondo individuate ciascuna con il disegno della relativa bandiera.

Questo libro, che fin dal titolo vuol tracciare l’arco temporale entro cui si proiettano i testi di Salerno, vuole essere in primis un tributo al grande artista concettuale, versatile e caleidoscopico scomparso nel 1994, ma vuole al contempo mettere in luce anche il suo alter ego critico, l’amico e compagno di viaggi e di ragionamenti che è diventato nel tempo l’interprete più assiduo e stimato del suo lavoro.

Jason Dodge, in mostra insieme a Mario Airò e a Lawrence Weiner presso la Galleria Massimo De Carlo da giovedì 8 maggio fino al 28 giugno, ha curato l’impaginazione e il progetto grafico del volume.




Basilea, marzo 1978, e nel solstizio d’estate del 2003, testi su Alighiero Boetti
Giovan Battista Salerno

A cura di: Luca Cerizza
Cura e editing dei testi di Giovan Battista Salerno: Marcella Anselmetti
Progetto grafico e impaginazione: Jason Dodge



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