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Info sull'Opera
Autore:
Narrativa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Cittą del sole edizioni alla Fiera di Torino

di Narrativa

www.cittadelsoledizioni.it

La Città del Sole Edizioni partecipa come di consueto al Salone del libro di Torino 2008. Quest’anno presenta numerose novità, frutto di una intensa attività che ha visto nel 2007 la sua produzione incrementarsi con più di 50 volumi.
Tra queste, ha preso corpo l’interesse cinematografico con l’inaugurazione della collana Lo specchio scuro. Cinema controluce, con volumi dedicati a grandi del cinema italiano, Pasolini, Morricone, Tornatore, e con studi sul rapporto tra cinema e musica.
Le sue pubblicazioni, però, si caratterizzano in particolare per l’impegno a favore della storia della Calabria e del sud. Dopo i successi degli scorsi anni con Cinque anarchici del sud, Uno sparo in caserma, Il sangue dei giusti, presentato proprio al precedente Salone di Torino, a questa edizione della Fiera la casa editrice popone in anteprima un altro volume che dà voce alle storie negate del meridione d’Italia: Morte di un giudice solo. Il delitto Scopelliti del giornalista Antonio Prestifilippo torna a focalizzare l’attenzione sull’omicidio del giudice Antonino Scopelliti, magistrato reggino della Corte di Cassazione, assassinato il 9 agosto 1991 nel suo paese natale, alle porte di Reggio Calabria. Un assassinio presto dimenticato, oscurato dalle terribili stragi dell’anno successivo in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino, e ad essi collegato. Scopelliti doveva sostenere la pubblica accusa al maxiprocesso alla mafia siciliana, istruito dai due magistrati siciliani. Dietro il suo omicidio c’era il patto di ferro tra Cosa Nostra e ‘ndrangheta, all’interno della quale si consumava da tempo una sanguinosa guerra tra cosche cui paradossalmente proprio quell’assassinio “eccellente” pose fine.
Una pagina della storia italiana più recente che il giornalista Antonio Prestifilippo, allora inviato de “Il Mattino”, ricostruisce minuziosamente, raccontando i rapporti di forza, gli intrecci e gli esiti di una stagione criminale che l’Italia sembra aver ignorato, rendendosi conto solo oggi che la ‘ndrangheta calabrese è diventata l’organizzazione criminale più potente.
Di Antonino Scopelliti si è tornato a parlare all’improvviso, perché la giovane figlia del magistrato ucciso, Rosanna, ha deciso di tornare in Calabria e coltivare qui la memoria del padre, sulla scia della speranza di un rinnovamento che il movimento dei Ragazzi di Locri ha suscitato.
Questo libro giunge, quindi, a suggellare il ricordo di un magistrato onesto e schivo, patrimonio della Calabria e d’Italia.
La Città del Sole presenta il volume in anteprima al Salone del libro di Torino 2008 venerdì 9 maggio alle ore 15.00 presso la sala Avorio alla presenza di Rosanna Scopelliti, del Procuratore della Repubblica di Torino Giancarlo Caselli, del docente e saggista Stefano Morabito e dell’autore.
Gli altri appuntamenti della casa editrice si svolgeranno presso lo stand della Regione Calabria che anche quest’anno ospita gli editori calabresi. Qui avranno luogo tra sabato e domenica mattina tre incontri, per la presentazione del romanzo La libertà rubata di Pasquale Ippolito, della collana La bottega dell’inutile e del volume Il Vangelo secondo Matera di Domenico Notarangelo.

Ecco il calendario:

venerdì 9 maggio alle ore 15.00-16.00
presso la sala Avorio

Morte di un giudice solo
Il delitto Scopelliti
Antonio Prestifilippo
pp.136 € 14,00


«Il giudice, quindi, è solo, solo con le menzogne cui ha creduto, le verità che gli sono sfuggite, solo con la fede cui si è spesso aggrappato come naufrago, solo con il pianto di un innocente e con la perfidia e la protervia dei malvagi.
Ma il buon giudice, nella sua solitudine, deve essere libero, onesto, coraggioso...».

Biografia autore

Antonio Prestifilippo è giornalista. Ha lavorato con «Il Messaggero» di Roma, «Il Secolo XIX» di Genova, il «Dayli Mirror» di Londra, l’«Europeo», «Il Giorno». Per sedici anni è stato inviato speciale de «Il Mattino» di Napoli. Oggi è responsabile delle pagine di “Cultura e Spettacoli” della «Gazzetta del Sud» di Messina. Professionalmente s’è sempre occupato di criminalità organizzata con numerose inchieste e reportage. Ha scritto i racconti “Attimi di uomo” e il saggio “A Sud”.


***

Stand Regione Calabria

Sabato 10 maggio ore 10.00-11.00

Presentazione del romanzo La libertà rubata di Pasquale Ippolito (pp. 180 € 14.00). Parteciperanno l’autore, l’editore e il saggista Stefano Morabito.
L’autore del libro è il presidente della Corte di Assise di Reggio Calabria. Attraverso la finzione narrativa, il romanzo ripercorre la storia della città calabrese dagli anni ‘70 ad oggi nei suoi intrecci criminali, nelle collusioni politiche, nel suo vorticoso precipitare nel pantano limaccioso dell’illegalità.

***

Sabato 10 maggio ore 13.00-14.00

Presentazione della collana La bottega dell’inutile: parteciperanno l’editore Franco Arcidiaco e Maurizio Marino, autore del libro Mappa per scrittori a fondo perduto.
La collana presenta testi di narrativa e saggistica originali e, per un certo verso, sperimentali. Dall’apprezzatissimo Elogio della Signora Maigret, saggio di critica letteraria, all’altrettanto notevole Esercizi materiali, racconti ai limiti dell’assurdo dove notazioni fantastiche si fondono con una scrittura cinematografica, alle microstorie di Trentadue improvvisi, fino ad arrivare all’ultima uscita Mappa per scrittori a fondo perduto, raccolta di scritti indirizzati ai tanti, aspiranti scrittori, perduti nel mondo-poltiglia dove il web impera creando, nel suo magmatico e sregolato comporsi, nuove forme di scritture in un disperato e urgente bisogno di comunicare.

***

Domenica 11 maggio ore 10.00-11.00

Presentazione del volume fotografico Il Vangelo secondo Matera di Domenico Notarangelo (pp. 116 € 20,00); saranno presenti l’autore e l’editore.
In questo volume il fotografo e giornalista Domenico Notarangelo racconta la Matera del 1964 di Pier Paolo Pasolini, che ospitò le scene più importanti della passione, morte e resurrezione di Gesù ne “Il Vangelo secondo Matteo”: La città appariva quarant’anni fa come una nuova Terra Santa, avendovi Pasolini trovato quel che aveva cercato invano in Palestina. Fra le grotte dei Sassi resisteva ancora la grandiosità del paesaggio biblico delle predicazioni di Cristo, la luce e i suoni di Gerusalemme, e soprattutto i volti fra i quali Gesù camminò e ai quali predicò il nuovo verbo. Pasolini candidava Matera al nuovo ruolo di Terra Santa, e il suo film aprì la strada ad altri registi che nei decenni successivi arrivarono ad ambientarvi pellicole su temi biblici. Come Mel Gibson che quarant’anni dopo ha ricalcato le orme di Pasolini girando sugli stessi luoghi materani “The Passion”. Le foto del set di Pasolini sono accostate a quelle scattate durante le riprese del film di Gibson. Con testi critici di Antonello Tolve e Alfonso Amendola e l’intervista che lo stesso Notarangelo fece ad Enrique Irazoqui, il Cristo di Pasolini.



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