| Cristina Basile nasce diciotto anni fa a Roma sebbene sia emotivamente nata e vissuta a Palermo, luogo di nascita di entrambi i genitori.
Si dedica alla danza classica, controverso luogo in cui le sembra di poter concretare nelle movenze di un corpo danzante un'interiorità complicata, ma da cui si allontana nei momenti in cui tale interiorità è troppo libera per essere disciplinata dalle regole che tale arte esige.
Scrive sin da piccolissima, iniziando su un'agenda che lei ricorda essere la più kitsch dell'universo e che apportava su ogni pagina la scritta little princess .
Qui scriverà la storia di “Gimmi e le polpette”, il trattato sul perché a suo parere Capaci è un bellissimo posto, e il “Faleone” ovvero la sua versione dell'inizio dell'universo, uscito fuori dal dischiudersi di una ninfea.
All'età di dodici anni si rende conto di avere troppe cose da dire ma che le parole esistenti non sono sufficienti per esprimerle, quindi trova nella poesia la possibilità di musicare l'inesprimibile e l'illogico, nonché l'unico posto in cui difendere le parole dal quotidiano sciupio.
Grazie ad alcune sue poesie in terza media vince un applauso dai compagni,e a 15 anni scrive la sua prima raccolta inedita di poesie intitolata “La sensoriale nascita”.
Scrive poesie,racconti e recensioni sul giornale della sua scuola e su internet.
Nel 2007 rientra nell'antologia dell'Aletti Editore intitolata “verrà il mattino ed avrà un tuo verso vol.4” con la poesia “Scalzo”, e in quella “Dedicato a…” con una poesia per suo padre.
Questa è la sua prima reale pubblicazione.
Collana "Gli Emersi - Poesia "
pp.56 €12.00
ISBN 978-88-7680-360-4
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