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CAMILLO PRAMPOLINI: TRE ANNI DI INIZIATIVE PER CELEBRARE IL PADRE DEL SOCIALISMO COOPERATIVO A 150 ANNI DALLA NASCITA
Domani l’insediamento del Comitato per le celebrazioni che, nel triennio 2008-2010, attraverso pubblicazioni, mostre, convegni, percorsi didattici, ripercorreranno l’eredità del politico reggiano – Presidente del Comitato Giuliano Amato, membri capofila Comune e Provincia di Reggio e Legacoop Reggio Nel 2009 ricorre il centocinquantesimo anniversario della nascita di Camillo Prampolini, padre del socialismo cooperativo emiliano e fondatore del partito socialista italiano. Per celebrare questa figura di grande valore storico, politico e sociale, sia su scala locale che all’interno del panorama nazionale, il ministero per i Beni culturali ha creato un apposito ‘Comitato nazionale per le celebrazioni’ che si insedierà domani, mercoledì 2 aprile, a Reggio Emilia, nella Sala del Tricolore, alla presenza di Elena Montecchi, sottosegretario ai Beni culturali, Giuliano Amato, presidente del Comitato, Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia e Ildo Cigarini, presidente della Lega delle cooperative di Reggio Emilia e tesoriere del Comitato. Il Comitato – di cui sono capofila il Comune e la Provincia di Reggio Emilia e la Lega provinciale delle cooperative – inizierà da qui ai prossimi mesi a definire il ricco calendario delle iniziative dedicate a “Camillo Prampolini. Il senso di una storia” che nel triennio 2008-2010 proporranno alcune riflessioni pubbliche sull’“attualità” della lezione di Prampolini. Il centocinquantenario sarà infatti occasione per interrogarsi sull’eredità del leader del socialismo italiano e su come il suo pensiero ha contribuito a creare l’attuale realtà emiliana dal punto di vista della partecipazione sociale, del civismo, dell’equità sociale e del sistema economico. Tema centrale delle iniziative saranno lo sviluppo dei principi prampoliniani – la solidarietà, la cooperazione, la giustizia, la centralità delle persone – e la loro applicazione nella società contemporanea, in quanto valori e strumenti adatti per affrontare le sfide della postmodernità. Tra le iniziative in programma per indagare questo tema, la costituzione di un Centro permanente di documentazione su Camillo Prampolini presso la biblioteca Panizzi e riordino, catalogazione, digitalizzazione e costruzione di un data-base dei diversi materiali legati alla sua figura (lettere, scritti, discorsi politici, immagini, giornali d’epoca, saggi); la pubblicazione dell’ “opera omnia” di Camillo Prampolini e la creazione di un sito web dedicato; l’organizzazione delle Prampolini Lectures, ciclo di conferenze su temi legati alla vita del politico reggiano, che si terranno a Reggio, Bologna, Palermo, Roma, Firenze, Milano, Zurigo; la realizzazione di una grande mostra documentaria “Conquistare la modernità. La Reggio prampoliniana come laboratorio di trasformazione”; percorsi didattici per ragazzi e spettacoli teatrali. Del Comitato per le celebrazioni fanno parte numerose istituzioni ed esponenti del mondo della cultura e dell’economia, tra cui i Presidenti della Regione Emilia-Romagna e Lombardia, le Province di Bologna, Milano, i sindaci di Bologna e Milano, la Lega nazionale delle cooperative, la Fondazione Turati, docenti universitari quali Alberto Melloni, Paolo Pombeni, Fulvio Cammarano, Guido Formigoni. LE INIZIATIVE CONVEGNI Convegno internazionale a Reggio Emilia nel 2008: Comunitarismo e solidarietà. Prampolini e la trasformazione politica tra Otto e Novecento Seminario internazionale a Bologna nel 2009: Partecipare allo sviluppo: una comparazione storica tra l’Emilia e altri casi nazionali e internazionali Convegno internazionale a Milano nel 2010: Culture politiche e interpretazioni della storia. Prampolini e la crisi europea del primo dopoguerra PUBBLICAZIONI Pur disponendo di diversi contributi dedicati al leader socialista, a tutt’oggi manca un’organica iniziativa editoriale volta a ricostruire in modo esaustivo e scientificamente rigoroso l’operato di Prampolini e la sua personalità, al fine di delinearne il profilo di leader nazionale in rapporto con la declinazione sul terreno locale dell’esperienza riformista. Un semplice confronto con la mole di studi e ricerche dedicate ad altri esponenti di primo piano del movimento operaio e socialista italiano (valga per tutti il caso di Filippo Turati), evidenzia il bilancio deficitario ed il forte ritardo che a tutt’oggi ancora contraddistingue lo stato degli studi dedicati a Camillo Prampolini. Per questo si intende dar vita a un progetto editoriale, articolato in quattro volumi per sei tomi, ciascuno di circa 250 pagine, che ambisce a dare organicità all’opera e al pensiero dell’uomo politico reggiano. In particolare, i primi tre volumi saranno costituiti da un ampio saggio interpretativo e da una raccolta degli scritti in versione critica, strutturata in sezioni tematiche introdotte da una breve presentazione. L’articolazione prevista è la seguente: 1. Scritti politici (opuscoli, saggi, articoli), 2. Carteggi (Lettere a e di Prampolini), 3. Discorsi, 4. Biografi a critica. COSTITUZIONE DEL CENTRO PERMANENTE DI DOCUMENTAZIONE “CAMILLO PRAMPOLINI” Il Centro di documentazione sulla figura e sull’opera di Camillo Prampolini permetterà di offrire una solida base di ricerca ai futuri studiosi di Prampolini rendendo disponibili in forma scientificamente attendibile i principali materiali conservati presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Tale documentazione (lettere e manoscritti, opuscoli di propaganda politica, documenti personali, libri di Prampolini, raccolta completa de “La Giustizia” - il settimanale fondato e diretto nel 1886 da Camillo Prampolini) costituisce un patrimonio storico di straordinaria rilevanza, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, che, attraverso il Centro può essere valorizzato a livello nazionale. Il Centro diventerà infatti la struttura di riferimento per lo studio dell’opera prampoliniana in tutti i suoi molteplici aspetti e come fulcro attorno al quale far convergere le ricerche, le proposte culturali, le iniziative editoriali, le attività divulgative ed espositive. La creazione del Centro prevede azioni di censimento, riordino e valorizzare dei materiali documentari e bibliografici disponibili. In particolare: a - per l’archivio e la biblioteca prampoliniani: ordinamento, inventariazione e catalogazione scientifica dei documenti e dei volumi a stampa; creazione di un data-base che renda accessibili i dati catalografici attraverso una molteplicità di chiavi di ricerca; analisi contenutistica dei volumi a stampa allo scopo di censire e descrivere, oltre alle dediche, tutti gli interventi autografi di Prampolini; ricerca e riproduzione di altra documentazione relativa a Prampolini conservata in istituti italiani e stranieri, in modo da poter arricchire ulteriormente l’archivio; b - per la raccolta del periodico “La Giustizia”, conversione dei file ottenuti dalla digitalizzazione dei microfilm in un formato che ne renda possibile e agevole la consultazione anche a distanza. IL CICLO DELLE “PRAMPOLINI LECTURES” Ciclo di conferenze, in varie città, su temi legati ad alcuni snodi della vita di Prampolini, declinati in chiave di attualizzazione. Ogni incontro prevede due interventi: una breve introduzione di aggancio alla vicenda prampoliniana e una lezione magistrale tenuta da una personalità di rilievo - Bologna: Scientismo e progresso - Palermo: Legalità: garanzie e limiti - Roma: Piazza e parlamento - Firenze: Formare, informare, deformare - Zurigo: Non violenza - Milano: Media e politica MOSTRA “CONQUISTARE LA MODERNITÀ. LA REGGIO PRAMPOLINIANA COME LABORATORIO DI TRASFORMAZIONE” La mostra si propone di mettere in evidenza le peculiarità (limiti compresi) della “via reggiana alla modernizzazione”, intesa in senso non solo economico. L’ottica sarà quella dello sguardo “dal basso”; e l’approccio sarà orientato dalla classica tripartizione della giornata lavorativa del salariato in "otto ore di lavoro, otto di riposo ed otto di svago”. In effetti anche su quest’ultimo terreno, forse il meno noto, si svilupparono dinamiche molto interessanti, in cui si intrecciavano motivi ideologici, esigenze economiche, differenze di genere e di generazione. L’attenzione verrà ovviamente centrata su Prampolini come teorizzatore del “modello reggiano”, come perno del sistema che ne scaturì, ma anche come simbolo dell’identità locale che sopravvisse anche alla ulteriore trasformazione degli anni Trenta e in generale ai traumatici mutamenti di regime del Novecento. La mostra si articolerà in quattro settori: - Trasformazioni della città e del territorio - Mutamenti di costume: i bisogni fondamentali - Formazione e impegno - La scoperta del tempo libero Ad essi si aggiungerà una sezione speciale dedicata all’iconografia prampoliniana. PERCORSO GUIDATO SUI LUOGHI PRAMPOLINIANI DELLA CITTÀ Percorsi di visita della “città prampoliniana” per ragazzi tra gli 8 e i 13 anni. I percorsi, realizzati in collaborazione con le amministrazioni locali, associano l’interesse turistico con quello storico. Tra le tappe in programma: - la prima casa di Prampolini in via Emilia; - il liceo da lui frequentato; - il teatro Ariosto, sede dei suoi principali interventi pubblici; - la tipografia della “Giustizia” in via Gazzata; - la sede della Camera del Lavoro; - la sede del Partito Socialista; - la sede della Fondazione Manodori, già sede della locale Cassa di Risparmio; - l’ultima casa di Prampolini in via Porta Brennone. Il percorso potrebbe sfociare in un progetto di qualificazione urbana mirante all’esposizione di targhe nei luoghi prampoliniani; o alla formazione di un parco a tema, secondo quanto già fatto in varie località europee. LEZIONI-SPETTACOLO Realizzazione di una lezione-spettacolo che diffonda in modo coinvolgente i principali contenuti del pensiero prampoliniano per ragazzi tra i 13 e i 18 anni. Lo spettacolo si incentrerà sul periodo di affermazione del socialismo reggiano, nel quale Prampolini, anche per motivi di salute, diede il meglio di sé; ma verrà rappresentata anche la fase dell’esilio milanese, che culmina nel suo commovente testamento politico. Lo spettacolo intreccerà la dimensione pubblica e quella privata della vita di Prampolini, ripercorrendone la formazione scolastica e intellettuale; gli esordi politici internazionalisti e il successivo passaggio al riformismo padano; l’impegno nel movimento sindacale e cooperativo. Particolare risalto verrà dato anche ai principali interlocutori di Prampolini, da Costa e Turati fino a Mussolini e Gramsci, senza trascurare le radici e gli sviluppi del “prampolinismo” reggiano. L’apparato scenografico, l’accompagnamento musicale ed i toni della recitazione saranno intesi a far risaltare la forza del “verbo” prampoliniano e l’originalità della sua retorica politica.
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