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Info sull'Opera
Autore:
Ludovico Ariosto
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

La Lena - Atto quinto. Scena decima

di Ludovico Ariosto



Menghino, Ilario, Pacifico, Fazio, Lena.

MENGHINO
Io l'ho veduto, non varrà nasconderlo.
ILARIO
Ah che noi siàn troppo tardati! gridano
Là in casa vostra. Deh! Fazio, aiutatemi.
MENGHINO
Lo voglio ire a trovare, e fargli intendere
Le belle opere vostre.
PACIFICO
Menghino, odimi.
MENGHINO
Pur troppo ho udito e veduto.
PACIFICO
Non essere...
FAZIO
Che cosa è questa?
PACIFICO
...tu cagion d'accendere
Tanto fuoco.
MENGHINO
Vo' dirlo, se ben perdere
Ne dovessi la testa.
FAZIO
Deh, fermatevi:
Stiamo un poco qui a udir di che contendono.
PACIFICO
Férmati qui, Menghin: férmati, ascoltami.
MENGHINO
Lasciami andar, Pacifico: non credere
Che per te resti di nol dir.
LENA
Che diavolo
Puoi tu dire in cento anni? Che la fistola
Ti venga! e c'hai veduto tu, brutto asino?
MENGHINO
Ho veduta Licinia e questo giovane
Figliuol d'Ilario...
ILARIO
Lena, e non Licinia,
Vols'egli dire.
MENGHINO
...che abbracciati stavano.
LENA
Tu menti per la gola.
MENGHINO
Or ecco Fazio.
Padron, vi dirò il ver; non vi voglio essere
Traditor: vostra figliuola...
FAZIO
Oh, la, bestia!
T'ho ben udito. Che vòi farlo intendere
A tutto questo vicinato? Ilario,
Non sarà mai, per Dio, vero ch'io toleri,
Che 'l figliuol vostro un scorno sí notabile
Mi faccia, e a mio poter non me ne vendichi.
Che favole, che ciancie fatto credere
M'avete de la Lena e di Pacifico?
ILARIO
Cosí l'avevo udito anch'io da Corbolo.
FAZIO
Ma questa non è ingiuria da passarsene
Sí leggermente: è di troppa importanzia.
ILARIO
Per vostra fede, Fazio...
FAZIO
Deh, Ilario,
Mi meraviglio ben di voi: l'ingiuria
Vi par di sorte, ch'io debba sí facile-
mente patir? Se voi sète piú nobile
E piú ricco di me, non però d'animo
Vi sono inferïor; prima che Flavio
M'esca di casa, per lui darò esempio
Che non si denno li miei pari offendere.
ILARIO
Pel filiale amor, del qual notizia
Avete voi com'io, vi prego e supplico
Che di me abbiate pietade e di Flavio.
FAZIO
E l'amor filiale a punto m'eccita
A vendicar.
ILARIO
Per l'antiqua amicizia
Nostra!
FAZIO
Sarebbe ancora a voi difficile
Il perdonar, essendo ne' miei termini.
Fo del mio onor piú conto (perdonatemi,
Il vo' dir) che de la vostra amicizia;
E quanto ho al mondo vo' piú tosto perdere
Che quello, e senza quello non vo' vivere.
ILARIO
Se modo ci sarà di non lo perdere?
FAZIO
Con voi a un tratto mi voglio risolvere.
Quando vostro figliuol la mia Licinia
Sposi, e l'onor perduto le recuperi,
Saremo amici; altrimenti...
ILARIO
Fermatevi.
Credo che cinquant'anni oggimai passino
Che voi mi conoscete, e che del vivere
Mio abbiate quanto alcun altro notizia;
E se sempre le cose oneste e lecite
Mi sian piaciute, sapete benissimo;
E se stato vi son sempre benivolo,
E sempre pronto a farvi onore et utile,
Sapete ancor, che qualche esperienzia
Ve n'ha chiarito: or non pensate ch'essere
Possa o voglia diverso dal mio solito.
Lasciatemi parlar con Flavio, e intendere
La cosa a punto; e state di buon animo,
Ch'io farò tutto quel che convenevole
Mi sia per emendarvi questa ingiuria.
FAZIO
Entriamo in casa.
ILARIO
Entrate, ch'io vi séguito.


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