| OPERA PRIMA: "E-MAIL... AL MIO AMICO PSICANALISTA"
"Il libro di Maria Vittoria Giannetti"
di Mauro Casciano
"E-mail ... al mio amico psicanalista" (collana "Gli Emersi" per i tipi dell'editore Aletti) è il titolo emblematico di un agile volumetto dove sono raccolti sogni, ricordi e sensazioni della quotidianità capaci di offrire spunti di pacata meditazione. L'autrice, alla sua prima fatica letteraria, è Maria Vittoria Giannetti, nata a Fontana Liri, laureata in Giurisprudenza, insegnante presso la scuola dell'Infanzia di Arpino. Si tratta di un'esperienza nata forse dal desiderio, quasi naturale, di liberare l'inconscio da una sofferta solitudine, divenuta quasi un peso. Sulla base dei lusinghieri giudizi bisogna convenire che la serie di e-mail meritano di essere lette per la freschezza del dialogo e per la fervida fantasia. Si ha l'impressione di scorgere un motivo autobiografico nei sogni che riconducono a passi importanti della vita, a volte consumata dalla tristezza, altre volte vissuta con bagliori d'amore. La stessa scrittrice nella premessa spiega il concetto della sua scrittura: "In una società tecnologica come la nostra dove tutto è virtuale ho voluto raccogliere in un libro le e-mail inviate al mio amico psicanalista sperando che possano essere di aiuto a qualcuno o forse a moilti che vivono in solitudine come me, pur esendo circondata da familiari, ma quel senso di vuoto che sento dentro non colmabile da alcuno è di monti, ci sveglia e permette di pensare a Dio, messaggio ultimo di noi umani". Gli stati d'animo di M. Vittoria Giannetti, misti a sogni, sono descritti e cadenzati quasi a scandire una lucida introspezione. "In questa raccolta- si legge nella parte finale del libro- In molti tratti del racconto molti sogni non sono stati riportati del tutto, lasciando ad altri il compito di analizzarli, ma mi riprometto, in un prossimo futuro, di svilupparli a pieno, forse in altri libri che tratteranno di un singolo argomento". Dalle parole dei racconti, dilo diretto tra paziente e psicanalista, affiora la spiccata sensibilità d'animo di una donna e di una madre che ha voluto far partecipe gli altri delle fugaci gioie, ma soprattutto della sua struggente malinconia. Pagine brevi, insomma, che dischiudono squarci di umanità su cui riflettere.
Articolo scritto da Mauro Casciano e pubblicato sul quotidiano "La Provincia"
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http://www.paroleinfuga.it/display-text.asp?IDopera=40281
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