| Prima esecuzione
Domenico Starnone
Feltrinelli 2007
Collana: I Narratori
“Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna? Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.”Marco, 10, 17-18. Un insegnante e la sua domanda: sono stato un cattivo maestro? Forse. È anziano, è fuori dal gioco, però deve “stare agli ordini” di una sua ex allieva terrorista. Ma l’insegnante è lo scrittore Domenico Starnone, che può modificare la storia che sta vivendo. E ci prova. Quanto è veramente libero di far cambiare direzione agli eventi?
Il libro
Domenico Stasi è un anziano ex insegnante, uomo colto, sollecito, impegnato e di apparente pacatezzza, “invecchiato facendo non quello che gli andava di fare ma quello che gli sembrava coerente col sentimento che aveva di sé”. Quando apprende che Nina, una sua vecchia alunna, è indagata per partecipazione a banda armata, decide di incontrarla per essere rassicurato della sua innocenza. Ma Nina si proclama colpevole e affida a Stasi un incarico delicato: dovrà recarsi in un appartamento abbandonato, cercare una copia della Morte di Virgilio di Hermann Broch, trascrivere una frase sottolineata a pagina 46 e farla avere a un non meglio precisato “contatto”. Con leggerezza, quasi per gioco, Stasi esegue gli ordini. Apparentemente, però, non si tratta affatto di un gioco. Stasi viene convocato dalla polizia, che segue ogni sua mossa; il contatto non si accontenta del messaggio e gli fa recapitare una pistola con la quale dovrà sparare a un importante bersaglio... Un meccanismo inesorabile si è messo in moto. Ma è realmente così?
Chi è il professor Stasi? È un assassino? È una vittima? È un innocuo zimbello? Di fatto, lo scrittore è il demiurgo della storia e ne è a sua volta in balia – spaventato, deriso, risucchiato da un’oscura minaccia? L’unica cosa certa è che nessuno può dirsi innocente, che in ognuno di noi è in agguato il “guizzo improvviso di rettile”.
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