| PREMIO INTERNAZIONALE DELLA PERFORMANCE
TERZA EDIZIONE
Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento
in collaborazione con
centrale FIES
con il sostegno di:
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Regione Autonoma Trentino Alto Adige - Südtirol, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Premiazione, sabato 6 ottobre 2007
Centrale di Fies, Dro (Tn)
Si è concluso ieri, sabato 6 ottobre, con la premiazione dei vincitori, la terza edizione del Premio Internazionale della Performance, organizzato dalla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, in collaborazione con centrale FIES.
L’evento, svoltosi nelle serate di venerdì 5 e sabato 6 ottobre, ha visto la presenza di un folto pubblico che ha affollato le sale della centrale di fies a Dro fino a tarda notte in attesa del verdetto finale, seguendo con attenzione uno spettacolo all’insegna della creatività, della sorpresa e dell’emozione.
La giuria, che ha seguito con attenzione lo svolgersi delle azioni ed ha infine decretato i vincitori, era presieduta da un artista e performer d’ eccezione, l’americano di origine cherokee Jimmie Durham, e composta da Giacinto Di Pietrantonio (critico, direttore della Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo), Rune Gade (Professore Associato del Dipartimento di Arti e Studi culturali, Università di Copenhagen), An-Marie Lambrechts (coordinatore artistico del teatro Toneelhuis di Anversa), David Weinstein (direttore degli eventi al PS1, New York), Barbara Boninsegna (direttore artistico di drodesera FIES), Fabio Cavallucci (direttore artistico della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento).
Il primo premio è andato dunque al gruppo polacco Sedzia Glowny, formato da Karolina Wiktor ed Ola Kubiak (Polonia, 1978 - 1979), per la loro Part LXVIII. Confessando l’inconfessabile, i desideri più intimi e privati mediante una comunicazione empatica, una presenza fisica importante ed uno sguardo magnetico che ha catturato lo spettatore anche senza l’utilizzo della comunicazione verbale, Sedzia Glowny ha conquistato la giuria, che le ha attribuito il primo premio “per la capacità di costruire un'immagine persistente, risolta con forza e in maniera sincera.”.
Secondo premio, invece, all’italiano Michele Bazzana (S. Vito al Tagliamento – UD, 1979), con Finchè c’è benzina c’è speranza. Spegnere la luce, essere illuminati freneticamente da un lampeggiante, cercare di diventare parte dello spazio, andare sempre dritti per la propria strada, fare un sacco di rumore per farsi notare, lasciare una traccia evidente del proprio passaggio, terminare la benzina che alimenta la propria indole, non riuscire nell’intento, riaccendere la luce. Questo il filo conduttore dell’azione di Bazzana, che ha ricevuto il secondo premio “per i modi essenziali e sapienti con cui ha costruito la scena di un
fallimento perfetto...”
Terzo premio, infine, per l’israeliano Meir Tati (Tel Aviv, 1973), con Doom 2. L’artista ha utilizzato contemporaneamente il linguaggio del videogame e quello del corpo, per inscenare una gioco di potere che documentasse la situazione israeliana, mescolando film noir, violenza e prevaricazione con una sorta di parodia delle azioni di guerriglia urbana basata su di una visione del tutto personale degli avvenimenti.
Il premio gli è stato attribuito “per il modo in cui ha articolato un tema politico controverso, mescolando pericolo e sorpresa...” .
Una menzione speciale infine è andata a Ei Arakawa (Giappone, 1977), autore di Ghost/Fantasma, un’azione articolata che ha coinvolto un gruppo ristretto di persone di diversa nazionalità nella creazione di una rivista, per la decisione del cui titolo è stato interpellato anche il pubblico presente. Il risultato del lavoro, che testimoniava la produzione avvenuta in uno spazio privato, è stata quindi regalata ai presenti. La menzione speciale gli è stata attribuita “per un progetto innovativo, coinvolgente e generoso”.
Il Premio Internazionale della Performance è organizzato dalla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, in collaborazione con centrale FIES, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, della Regione Autonoma Trentino Alto Adige – Südtirol e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
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