| Alfiero Alfieri
in
De cotte e de crude
la nuova commedia scritta, diretta e interpretata da Alfiero Alfieri
in scena dal 13 ottobre 2007 al Teatro Tirso de Molina
con
Lina Greco, Pietro Romano, Manuela Befani, Susanna Bugatti,
Valeria Palmacci, Simone Zucca, Claudio Scarapazzi, Rita Malizia
Dopo il successo ottenuto nella scorsa stagione teatrale e dopo i tremila spettatori nella serata evento “Gran Galà della Romanità” dello scorso giugno, il teatro Tirso de Molina rinnova la collaborazione con un’artista romano amatissimo dal pubblico, ultimo “alfiere” della romanità verace. Dal 13 ottobre il Teatro Tirso de Molina andrà in scena la nuova commedia scritta, diretta e interpretata da Alfiero Alfieri, “De cotte e de crude”, una pochade pervasa continuamente da un gioco di ammicchi, doppi sensi, gag e colpi di scena intorno all’agognato “farmaco dell’eterna giovinezza”.
Sinossi di “De cotte e de crude”
Siamo a Roma negli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale. La sora Delia gestisce con la figlia Marietta un pensionato all’interno del quale alloggiano una contessa bigotta e il sor Pantaleo (Alfiero Alfieri), un uomo in età avanzata attratto ancora dalle donne belle e giovani. Per questo motivo non accetta il fatto che, invecchiando, non riesca più ad avvicinare il gentil sesso e perciò ricorre a dei “trucchetti” per rimediare qualche attenzione almeno da Virginia, la serva della pensione. Come risoluzione ai suoi problemi arriva dall’America un amico medico ex compagno di studi, il quale ha portato con sé il farmaco della “giovinezza” da lui brevettato. Rallegrato dall’idea, il sor Pantaleo non esita a prendere la medicina e ad offrirla anche alla contessa che dapprima scandalizzata dall’idea, ne trova poi beneficio e “giovamento”. Da quel momento in poi l’alternarsi delle gag impreviste e dei colpi di scena scatenerà una reazione a catena di comicità. In rigoroso dialetto romanesco, ovviamente.
Note di Alfiero Alfieri
<Portare avanti il teatro dialettale romano è dura, anche perché eccezionalmente noi romani non godiamo delle massime attenzioni da parte delle istituzioni. Ma noi non ci demoralizziamo e andiamo avanti, stimolati da una fortissima richiesta da parte del pubblico, quello di ieri e, con grande gioia, anche quello di oggi. Accorrono infatti tanti giovani ai miei spettacoli, desiderosi di capire da quali origini provengono e bramosi di capire cosa può fare ognuno di loro per portare avanti la cultura e le tradizioni della nostra città. In questa nuova commedia, “De cotte e de crude”, mi sono ispirato a due maestri assoluti, Molière e Goldoni; in particolare, ho preso spunto da certe dinamiche presenti ne “La locandiera” per dar vita ad uno spettacolo che possa parlare dei giorni d’oggi con un linguaggio di ieri, il romanesco. Al centro della vicenda c’è l’elisir dell’eterna giovinezza, che oggi porta il nome di Viagra e che, nella storia della letteratura e del teatro, aveva il semplice nome di “pozione per l’eterna giovinezza”. Insomma, una “gran fregnaccia”, perché invecchiare non è affatto un dramma, anzi è un’età eletta e bellissima Parola di un 65 enne, sereno e felice>.
La produzione: Achille Mellini Entertainment
La Mellini Entertainment, diretta da Achille Mellini, dal 2000 produce spettacoli di grande risonanza con Giorgio Albertazzi come protagonista, avvalendosi della collaborazione di un cast organizzativo e artistico consolidato nell’ambiente teatrale. Da queste collaborazioni nasce l’impulso di mettere in scena spettacoli che abbiano dei cast inusuali i quali fanno parlare di se, come:
- “Pilato sempre”, con Albertazzi, Haber e Raz Degan nella versione dello stesso Albertazzi
- “Falstaff e le allegri comari di Windsor” con Albertazzi, Virgilio Verniz e Sandra Collodel, regia di Gigi Proietti
- “Riccardo III” con Enrico Montesano, Carla Cassola, Marina Ninchi, Fiorella Rubino, Daniele Griggio, regia di Armando Pugliese
- Macbeth con Massimo Venturiello e Mariangela D’Abbraccio
- Cirano in una versione che ha fatto discutere con Anna Mazzamauro
L’obiettivo delle sue produzioni è sempre stato quello di inserire giovani attori a contatto con i grandi nomi del teatro, favorendo la formazione di nuove compagnie come “I Picari” che continuano a riscuotere successo nelle sale romane e non solo.
Nel 2002 rileva la Gi.Ga., società avviata da Giorgio Albertazzi, che vanta il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura anche grazie alle nuove idee apportate nelle produzioni teatrali dei recenti anni.
Dall’incontro con Alfiero Alfieri avuto nel 2005, prende corpo il progetto di salvaguardia della romanità con il suo dialetto e le sue tradizioni tutte da riscoprire e da tutelare. Il successo di pubblico di questa iniziativa continua a crescere grazie alla proposta nel cartellone teatrale del Teatro Tirso de Molina, diretto da Mellini stesso, di spettacoli comici in dialetto romanesco che hanno come protagonista Alfiero Alfieri, affiancato come sempre da un cast di giovani attori.
Nel giugno 2007, Achille Mellini produce il “Gran Galà della Romanità” con Alfieri che omaggia Alberto Sordi e Aldo Fabrizi, presso il Gran Teatro di Roma registrando il tutto esaurito.
Da questa esperienza ne nasce una tournèe estiva che miete successo nelle piazze del Lazio.
Il Teatro Tirso de Molina, tempio della romanità
Il teatro prende il nome dal commediografo spagnolo Tirso de Molina famoso perchè con l’opera “Il beffatore di Sevilla” inaugurò la tradizione europea del Don Giovanni. Situato nei pressi del quartiere Coppedè, uno dei più eleganti della città, il teatro vanta un ambiente caldo e confortevole per accogliere il suo pubblico e dispone di uno staff giovane e cordiale. Dall’ottobre 2006 la collaborazione intrapresa con il maestro Alfiero Alfieri ha permesso d’inaugurare una stagione, tutt’ora in corso, dedicata a Roma e alla romanità attraverso la rappresentazione di commedie che ripercorrono la tradizione e la comicità prettamente capitoline. Il tutto all’insegna del divertimento e della risata.
Informazioni per il pubblico:
Teatro “Tirso de Molina”
Via Tirso 89 (Piazza Buenos Aires)
Tel. 06.8411827 Fax 06.99938549
teatrotirsodemolina@virgilio.it
www.teatrotirsodemolina.it
Biglietti e orari:
Sono aperte le prenotazioni telefoniche, il botteghino è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 19.
GIORNI ORA INTERO RIDOTTO
Mercoledì 21,00 €21,00 €19,00
Giovedì 21,00 €21,00 €19,00
Venerdì 21,00 €23,00 €21,00
Sabato 17,00 €23,00 €21,00
Sabato 21,00 €23,00 €21,00
Domenica 17,00 €23,00 €21,00
I corsi di Teatro al Tirso de Molina
Come nel gioco, il teatro richiede la capacità di reagire a stimoli immaginari. L’obiettivo del corso è proprio questo: dare la possibilità di mettersi in gioco, senza inibizioni e paure, lavorando sin dall’inizio direttamente sullo spazio scenico. I primi minuti della lezione sono dedicati al rilassamento per liberare la mente e cercare la giusta concentrazione per potersi esprimere al massimo. Create le giuste condizioni è importante avere una conoscenza tecnica di se stessi e, in particolare, della voce. Attraverso la respirazione e l’emissione si giunge alla consapevolezza di questo incredibile strumento al fine di utilizzarlo e sfruttarlo al massimo. Tutto ciò è accompagnato da esercizi di articolazione ed elementi di fonetica e dizione, per raggiungere padronanza nell’uso della voce, conoscenza delle varie possibilità espressive, confidenza con toni e volumi, una buona emissione vocale, iniziando così ad eliminare le inflessioni dialettali e gli eventuali difetti di pronuncia.
Ottenuti questi primi risultati, l’attenzione si sposta sul campo delle emozioni dove gioca un ruolo fondamentale l’improvvisazione. Questo è il momento in cui i partecipanti hanno la possibilità di esprimersi e di dare spazio alla fantasia facendo una ricerca sulle emozioni ma soprattutto lavorando sul corpo e i movimenti in rapporto costante con lo spazio scenico. L’ultima fase della lezione è dedicata dapprima alla lettura e poi allo studio e all’interpretazione di un testo teatrale scelto, e serve da “palestra” a ciò che si affronterà con la messa in scena dello spettacolo finale. A metà anno è previsto un saggio dimostrativo per dare la possibilità agli allievi di esibirsi davanti al pubblico, prima dello spettacolo finale.
Descrizione del programma e degli obiettivi del corso
Il corso ha la durata di otto mesi da ottobre a maggio e si tiene interamente in teatro. Il percorso si svolge attraverso l’insegnamento di materie di base quali la dizione, la recitazione, l’improvvisazione, il rilassamento, l’espressione corporea che verranno messe in pratica con la messa in scena di uno spettacolo finale.
Durata del corso: da ottobre a maggio. Possibilità di corsi intensivi a giugno e luglio.
Orari e giorni di frequenza: due volte a settimana, il lunedì e il martedì
Numero massimo di posti: max 13 persone
Costo: 100€ mensili + 20€ iscrizione
Agevolazioni: borse di studio, pagamenti personalizzati, prima lezione di prova gratuita.
Su richiesta viene rilasciato un certificato che da la possibilità di avere crediti per le scuole superiori e l’università.
Programma 2007/2008
Il programma di quest’anno prevede uno studio approfondito su Shakespeare nell’ambito del quale si preparerà la messa in scena di due spettacoli: il primo, a fine gennaio, basato sulla scelta di sonetti con un tema in comune, che gli allievi interpreteranno a gruppi di due o tre persone; il secondo, a metà maggio, prevede la messa in scena di ”Sogno di una notte di mezza estate”. La regia è curata da Sebastiano Salvato, regista di Teatro e Opera, laureato in Scenografia e Storia dell’Arte, allievo al Teatro Rajatabla di Caracas fondato dal più grande regista latinoamericano, Carlos Gimenez, a sua volta allievo di Giorgio Strehler.
Organizzazione: Emanuela Pastorelli
Tel. 06.8411827 - 347.7689205
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