Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19995

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Comunicati Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Il Ramo d'oro - Asian overview

di Comunicati Stampa

Il Ramo d'oro

13-28/10/2007

Centro d'arte e cultura
Via Omodeo, 124, 80128 Napoli,
tel. 0815792526,
email: fyesbm@tin.it
http://galleries.absolutearts.com/galleries/ilramodoro


Antonius Kho, Teresa Mangiacapra, Setyo Mardiyantoro, Vincenzo Montella, Liu Yang, Shin-Hye Park, Sangeeta Singh, Marco Sodaro, Wang Tiewei, Liu Wei.



Asian overview, people and dreams
Patrocinata da:

Inaugurazione sabato 13 ottobre 2007 ore 18 con presentazione di Marco Di Mauro ed intervento di Salvio Wu in rappresentanza di Si.Ci.Na.
La mostra sarà visitabile fino al 28/10/2007 tutti i giorni tranne giovedì dalle 16 alle 20

Una mostra che nasce al di fuori dei circuiti commerciali, delle reti politiche e istituzionali, attraverso quel potente mezzo che è internet, che ha permesso ad artisti lontani migliaia di chilometri di conoscersi, incontrarsi, discutere online per condividere un progetto creativo. Ancora una volta, a conferma delle precoci intuizioni di Douglas Engelbart, la tecnologia non è solo un arido strumento di lavoro, ma costituisce un mezzo straordinario per “aumentare e potenziare le facoltà dell’intelletto”. Dietro una connessione ad internet c’è sempre un uomo, con la sua volontà di comunicare agli altri in modo diretto e naturale, senza la mediazione di un soggetto esterno che, anche se animato da interessi filantropici, rappresenta comunque un ostacolo da superare.

Da un movimento spontaneo, né premeditato né preordinato, nasce dunque la mostra collettiva “Asian overview, people and dreams”, che sarà allestita dal 13 al 28 ottobre presso la galleria “Il Ramo d’Oro” di Napoli. Vi partecipano dieci artisti, di cui sette orientali e tre italiani, che hanno eletto l’Oriente a propria dimora fisica o ideale: la coreana Shin-Hye Park, l’indiana Sangeeta Singh, i cinesi Liu Yang, Wang Tiewei e Liu Wei, gli indonesiani Setyo Mardiyantoro ed Antonius Kho, gli italiani Vincenzo Montella, Marco Sodaro e Teresa Mangiacapra.

Shin-Hye Park dipinge in monocromo paesaggi disadorni e malinconici, pervasi da una vena di misticismo. La sensibilità dell’artista indugia nella descrizione degli steli d’erba, piegati dal vento al quale non sanno opporre resistenza, come esseri umani in balia del proprio destino. È una pittura priva di slanci, che vive in una dimensione intima ed evocativa.

La pittura di Sangeeta Singh indaga l’animo femminile, dai trasporti sognanti dell’adolescenza alle riflessioni malinconiche della donna matura, nella fiera consapevolezza della propria identità di genere. La sua ricerca, come donna e come artista, aspira alla pienezza dell’amore materno e coniugale, sovente represso dalle convenzioni sociali.

Liu Yang rielabora la fotografia al computer, con eccellente perizia, per trasportare la realtà nel suo universo onirico, popolato da farfalle che nuotano e pesci che volano in un cielo terso e cristallino. Ogni composizione gravita intorno a una leggiadra figura femminile, che incarna il suo ideale di immacolata purezza.

Wang Tiewei fotografa due luoghi-simbolo della Cina moderna: la piazza Tiananmen, dove una folla di persone assiste con disincanto a una cerimonia di stato; e il distretto di Qianmen, dove si lavora di notte per le Olimpiadi del 2008, espressione di un paese che cambia rotta, non senza drammatiche conseguenze.

I soggetti delle foto di Liu Wei sono ridenti marionette, che interagiscono come personaggi reali sullo sfondo della Città Proibita. Non sono gli attori di uno spettacolo o di una storia antica – spiega l’artista – ma rappresentano il destino manipolato degli esseri umani. C’è dunque un senso tragico nelle sue composizioni, in apparenza ludiche e disimpegnate.

Setyo Mardiyantoro si serve sapientemente del colore per reinventare le forme della natura, fino ai limiti dell’astrazione. Con un respiro lirico, una sensibilità onirica, un gusto sottile per l’ornato, Setyo dispiega su carta, legno o batik la sua nostalgia per un ambiente puro, dove l’equilibrio tra l’uomo e la natura non è ancora violato.

Nella pittura informale di Antonius Kho rifluiscono le ombre della memoria, i colori della terra, i riflessi della pelle duttile e squamosa dei serpenti. Il tutto è avvolto in una materia densa e grumosa, che travolge le residue tracce di figurazione come l’onda dello tsunami, o quella, non meno impetuosa, delle passioni umane.

Le fotografie di Vincenzo Montella ritraggono soggetti orientali, che vengono trasportati, con sapiente messinscena, in un’atmosfera dal sapore metafisico. La pellicola dorata che investe le scene rinvia all’Oriente bizantino, a quella pittura che tende all’astrazione mediante l’uso innaturale del colore.

Al contrario, Marco Sodaro utilizza la fotografia come strumento di indagine e interpretazione della realtà in cui vive, il Giappone. L’artista muove dal presupposto che il totale è insito nel particolare, così non ha bisogno di allontanare l’obiettivo per cogliere l’essenza dei luoghi, ma adotta il sistema zonale per rilevare le sfumature più segrete.

Teresa Mangiacapra ci conduce nel cuore del Tibet e ci fa sentire il calore di una terra che rappresenta un faro di spiritualità, ultimo baluardo contro le insidie del capitalismo. Le sue fotografie sono montate su scale metalliche, che idealmente rinviano alla scala di Giacobbe: ponte gettato tra cielo e terra, simbolo di vita contemplativa, tensione verso altri spazi ed altre dimensioni.

Marco di Mauro




Ulteriori informazioni sulla mostra e gli artisti al sito: http://galleries.absolutearts.com/galleries/ilramodoro e link correlati.

Questa mail circolare - inviata in Ccn - alle redazioni o persone a scopo informativo riguardo eventi culturali, sanitari e/o politici non contiene pubblicità né promozione di tipo commerciale. Pur coscienti che e-mail indesiderate siano oggetto di disturbo, La preghiamo di accettare le nostre più sincere scuse se la presente non dovesse essere di Suo interesse. A norma della Legge 675/96 abbiamo reperito la Sua e-mail di persona, navigando in rete o da e-mail che l’hanno resa pubblica. Questo messaggio non può essere considerato spam poiché include la possibilità di essere rimosso da ulteriori invii di posta elettronica. Qualora non intendesse ricevere ulteriori comunicazioni, La preghiamo di inviare una risposta al mittente con oggetto: Cancella. Grazie. In caso si possedesse piu' di un account indicare quello che si vuole cancellare. I vostri dati in nostro possesso sono trattati esclusivamente allo scopo di informarvi delle nostre iniziative.
Segnala questa opera ad un amico

Inserisci Nuova Notizia

Nessuna notizia inserita

Notizie Presenti
Non sono presenti notizie riguardanti questa opera.