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«Un romanzo, questo, che ha il coraggio della rivolta contro il vuoto e il cinico imbarbarimento delle nostre coscienze, un grido di salvezza per fermare questa inesorabile deriva della dignità umana».
(Fulvio Panzeri, Avvenire)
Una storia tenera come una poesia di Prèvert, dura e apocalittica come una profezia biblica, appassionante come una storia improbabile ma vera e autentica, perchè nasce dall'amore e dalla notte profonda dei desideri e delle speranze delle donne e degli uomini di oggi.
Alice ha vent'anni. Ha sette tatuaggi e tredici piercing. E' innamorata di un ragazzo che sembra essere improvvisamente svanito nel nulla. Non si separa mai da un vecchio giubbotto di pelle su cui ha cucito una bandiera americana, e da certi sformati anfibi dell'esercito russo. Il suo lavoro in un call center dal nome CALL ME se nè appena volato via, in qualche città dell'India lontanissima. Alice prende un antidolorifico ogni volta che lo prende sua madre, perseguitata dal mal di schiena e incapace di smettere di seguire le televendite. Alice non riesce a rifiutare la cocaina. Alice fa dei sogni immensi - di folle immense e cieli immensi, di massacri di disperati colpevoli solo di voler venire a lavorare in Italia. E in questi sogni, al suo fianco, c'è nè sempre Gesù Che la guarda e non dice nulla, non fa nulla, eppure sembra volere qualcosa da lei. E' quasi Natale. In un'epoca in cui il raffinato cinismo sembra essere l'unico strumento intellettuale per comprendere il presente, in una società malata che sembra aver dimenticato Dio se non per invocarlo a sostegno delle proprie ridicole tesi, arriva impetuoso il nuovo romanzo di Edoardo Nesi, che ha il coraggio e la forza di raccontare la nostra storia più semplice e antica, e lo fa con la voce di un personaggio indimenticabile, Alice, che viaggia per noi nella notte fonda dei nostri desideri e delle nostre speranze e ci rende, intatta e accecante, l'emozione immensa e antica di ritrovarci a contatto con il Mistero più grande e meraviglioso.
"E' difficile vivere, Signore, è davvero molto, molto difficile. Tu lo sai.
Forse per stare meglio mi basterebbe soltanto poter parlare con te, anche una volta sola.
Lo so che una volta tu dicesti una cosa che ... Me la sono ricopiata, ecco... Dicesti, Perchè questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: 'Non sarà dato alcun segno a questa generazione'."
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Hanno detto di "L'età dell'oro" (finalista Premio Strega 2005):
«Romanzo davvero importante, che conferma pienamente Nesi fra gli scrittori di punta della sua generazione».
(Stefano Giovanardi, la Repubblica)
«Romanzo estremo, teso, intelligente una prova narrativa insolita, molto lontana dalle flebili prove creative di gran parte dei letterati quarantenni oggi in voga».
(Il Messaggero)
Edoardo Nesi è nato a Prato nel 1964.
Per Bompiani ha pubblicato Fughe da fermo (1995), Ride con gli angeli (1996), Rebecca (1999), Figli delle stelle (2001), L'età dell'oro (2004, Premio "Bruno Cavallini". Ha scritto e diretto il film Fughe da fermo (Fandango, 2001).
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