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Info sull'Opera
Autore:
Mostre e Arte
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

PREMIO INTERNAZIONALE DELLA PERFORMANCE

di Mostre e Arte

PREMIO INTERNAZIONALE DELLA PERFORMANCE

TERZA EDIZIONE


Galleria Civica di Arte
Contemporanea di Trento
via Belenzani 46 – Trento
Serate finali 5 e 6 ottobre 2007
Centrale di Fies - Dro (Tn)

Artisti selezionati:
Scoli Acosta (USA), Ei Arakawa (Giappone),
Michele Bazzana (Italia), Kiki Blood (USA),
Søren Dahlgaard (Danimarca), Dj Balli (Italia),Eva
e Franco Mattes (0100101110101101.org, Italia),
My Barbarian (USA), Matteo Rubbi (Italia),
Alessandro Sciarroni (Italia), Sedzia Glowny
(Polonia), Meir Tati (Israle).

Giuria serate finali:
Jimmie Durham (artista e performer, Presidente di
giuria), Giacinto Di Pietrantonio (critico, direttore
della Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di
Bergamo), Rune Gade (Professore Associato del
Dipartimento di Arti e Studi culturali, Università di
Copenhagen), An-Marie Lambrechts
(coordinatore artistico del teatro Toneelhuis di
Anversa), David Weinstein (direttore degli eventi al
PS1, New York), Barbara Boninsegna (direttore
artistico di drodesera FIES), Fabio Cavallucci
(direttore artistico della Galleria Civica di Arte
Contemporanea di Trento).

Ufficio Stampa
Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento:
Chiara Veronesi
T +39 0461 986138
ufficiostampa@galleriacivica.it

Sono stati selezionati fra più di 170 candidati provenienti da tutto il
mondo, i dodici finalisti del Premio Internazionale della
performance 2007, l’iniziativa organizzata dalla Galleria Civica di
Arte Contemporanea di Trento in collaborazione con centrale
FIES.
I prescelti, che si esibiranno dal vivo durante le serate finali del
5 e 6 ottobre, nella suggestiva cornice architettonica della Centrale
di Fies a Dro (Tn) sono:
Scoli Acosta (USA),
Ei Arakawa (Giappone),
Michele Bazzana (Italia),
Kiki Blood (USA),
Søren Dahlgaard (Danimarca),
Dj Balli (Italia),
Eva e Franco Mattes (0100101110101101.org, Italia),
My Barbarian (USA),
Matteo Rubbi (Italia),
Alessandro Sciarroni (Italia),
Sedzia Glowny (Polonia),
Meir Tati (Israle).

L’iniziativa è ormai giunta alla sua terza edizione. Le passate esperienze si sono rivelate degli autentici successi: ottima è stata infatti la partecipazione da parte degli artisti, altrettanto soddisfacente la presenza del pubblico, che è accorso a Dro entrambe le serate per fermarsi fino a notte fonda in attesa del
verdetto finale e parimenti positivo il giudizio della critica specialistica, che ha dato ampio spazio alla notizia.
Anche i due vincitori degli scorsi anni, l’italiano Nico Vascellari per il 2005 e la brasiliana Cinthia Marcelle per il 2006, sono sembrate scelte di qualità. Il primo, infatti, ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale ed è presente alla Biennale di Venezia in corso, la seconda parteciperà quest'anno alla Biennale di Lione.
La giuria chiamata a visionare le proposte del 2007 sarà composta, come sempre, da nomi di assoluto rilevo nel panorama dell’arte contemporanea italiana e internazionale e verrà presieduta dall’artista e performer Jimmie Durham.
Nato nel 1940 in Arkansas (USA), Jimmie Durham è poeta, scrittore e artista visivo. È conosciuto a pubblico e critici per le sue sculture, performance e installazioni, realizzate in prevalenza con materiali di recupero. Spesso le sue opere sono attacchi ironici, ma incisivi, alla base della cultura occidentale, ancora legata ad una struttura coloniale, e analizzano in modo critico il rapporto tra società e architettura, intesa come monumentalità. Di origine cherokee, Jimmie Durham è stato attivista dell’American Indian Movement
durante gli anni Settanta. Tra le principali rassegne internazionali cui ha partecipato: Documenta, Kassel, Biennale di Venezia, Sidney Biennial, Withney Biennial.
Gli altri membri della giuria saranno Giacinto Di Pietrantonio (critico, direttore della Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo), Rune Gade (Professore Associato del Dipartimento di Arti e Studi culturali, Università di Copenhagen), An-Marie Lambrechts (coordinatore artistico del teatro Toneelhuis di Anversa), David Weinstein (direttore degli eventi al PS1, New
York), Barbara Boninsegna (direttore artistico di drodesera FIES), Fabio Cavallucci (direttore artistico della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento).
Scoli Acosta (USA, 1973) è narratore, inventore e musicista. La sua arte subisce influenze differenti, a partire dal movimento Fluxus fino al punk. Nelle sue installazioni miscela immagini, oggetti e volti. Nell’ultimo periodo ha lavorato sull’utilizzo delle maschere.
Ei Arakawa (Giappone, 1977), oggi vive e lavora a New York. Le sue opere più famose sono reinterpretazioni dei dipinti di On Kawara ed omaggi all’arte del Gruppo Gutai. Di recente ha preso parte a Performa05, ed esposto al P.S. 1 Contemporary Art Center.
Michele Bazzana (Italia, 1979) giustappone processi automatici o meccanizzati alla loro reazione metaforica e spesso paradossale, mettendo in discussione gli impulsi che guidano i nostri pensieri e i nostri comportamenti.
Kiki Blood (USA, 1972). Inscena ambienti carichi di atmosfera drammatica, realizzati attraverso l’utilizzo del corpo e di strumenti come siringhe, coltelli, trapani ma risolti al contempo attraverso l’ironia ed il fraintendimento.
Søren Dahlgaard (Danimarca, 1973), studia il processo di produzione artistica attraverso il movimento corporeo, limitato o potenziato mediante l’utilizzo di travestimenti in materiali deteriorabili o mediante l’utilizzo di dispositivi meccanici.
Dj Balli (Italia, 1972) mescola sound art, letteratura di fantascienza e performance, ironizzando spesso sulle potenzialità della dance music e creando situazioni ad hoc per progetti specifici.
Eva e Franco Mattes (0100101110101101.org, Italia) lavorano nell’ambito del movimento della net art, attraverso l’utilizzo dei nuovi media. Creano video, fotografie, installazioni, performance e sculture, usando spesso il web come realtà alternativa.
My Barbarian (Alex Segade, Malik Gaines and Jade Gordon, USA). Il gruppo lavora interpretando una serie di personaggi di cui cura costumi, azioni e musiche all’interno di ricostruzioni legate ai contesti specifici, a metà fra la ricerca e lo stereotipo.
Matteo Rubbi (Italia, 1980) produce oggetti, riprese video o immagini tecnicamente molto semplici e dall’apparenza quotidiana. Lo scopo delle sue opere è quello di allargare i margini di ciò che è visto come comune, immediato, attraverso forme di insistenza, sospensione ed allusione.
Alessandro Sciarroni (Italia, 1976). Il suo lavoro si articola in progetti monografici. Tutte le performance realizzate nel 2007 hanno come riferimento iconografico Madame Bovary di Flaubert. A partire dalla drammaturgia dell’autore francese l’artista mette in scena il ritratto di performer contemporanei.
Sedzia Glowny (Karol Wiktor&Ola Kubiak, Polonia). Il gruppo lavora con diversi media tecnologici ed in particolar modo con la televisione, indagando il rapporto fra comunicazione, pubblico e creatività e nutrendo le proprie creazioni di una spiccata componente sociologica.
Meir Tati (Israele, 1973) fa riferimento con le sue opere alla società ed alla realtà israeliana, trasformando in una sorta di “colorata ed umoristica illusione” le separazioni, i confini, le violenze ed i conflitti che la caratterizzano.

Il vincitore, proclamato nel corso della serata del 6 ottobre, si aggiudicherà un premio in denaro della somma di 5.000 euro. Il Premio Internazionale della Performance – terza edizione – è organizzato dalla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento in collaborazione con centrale FIES, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, della Regione Trentino - Alto Adige e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
L’iniziativa viene presentata in occasione della terza edizione della
Giornata del Contemporaneo, organizzata dall’ AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. La Giornata del Contemporaneo raccoglie ogni anno l’adesione di più di cinquecento fra musei e istituzioni pubbliche e private legate all’arte contemporanea.
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