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Opere pubblicate: 19989
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Info sull'Opera
ROCCO DE ROSA - Lucania
Rocco De Rosa: pianoforte Pasquale Laino: fiati Antonio Franciosa: percussioni Musicalità più strettamente legata alla cultura mediterranea attraverso un particolarissimo incrocio tra minimalismo, jazz e musica popolare. Un percorso che insegue ritmi e melodie appartenenti alla memoria sonora del Sud Italia nel contempo attuale e moderno. “Esiste un confine molto sottile che separa il mare dal cielo, una linea quasi impercettibile, un punto oltre l'infinito, che cerchiamo sempre di individuare, di tracciare idealmente quando guardiamo, in lontananza, l'orizzonte. Ecco, aria, acqua e spazio senza fine, elementi impalpabili… questo il filo conduttore nella musica di Rocco De Rosa” E. Sacco Rocco De Rosa Compositore in diversi ambiti artistici in particolare cinema ( Moretti, Olmi, Reali. Miniero,Genovese, La Nubile, Astuti etc) documentari,televisione, teatro e danza. Come pianista dirige per molti anni il gruppo multietnico “Hata”, un progetto nato in seguito alla pubblicazione nel 1996 del cd “Trasmigrazioni” curato dallo stesso De Rosa con Daniele Sepe e Paolo Fresu. “Hata” è anche il titolo del cd pubblicato nel ’98,da cui la Putumayo World Music di New York ha scelto il brano “Malonghi”, (scritto da Rocco De Rosa e cantato da Martin Kongo) per inserirlo nella compilation “One World,Many Cultures”dove sono presenti artisti quali Alan Stivell ,Youssou N'Dour, Cheb Mami .Ziggy Marley Il suo penultimo lavoro “Rotte Distratte” della fine del 2002 ha rappresentato un ritorno alle sonorità e alla musicalità più strettamente legate alla cultura mediterranea attraverso un particolarissimo incrocio tra minimalismo, jazz e musica popolare, un discorso musicale che si è ancor più precisato nell’ultimo cd “Trammari”. Pasquale Laino si diploma al conservatorio di Perugia nel 1991 nel 1993 fonda con Mario Raja, Pietro Tonolo e Rossano Emili il quartetto di sassofoni ARUNDO DONAX; è membro fondatore del gruppo KLEZROYM dal 1996; dal 2004 è docente presso il Conservatorio di musica di Perugia nell’ambito del II livello di istruzione superiore in “laboratorio di improvvisazione e composizione per strumenti a fiato”; collaborazioni: Orchestra Sinfonica della RAI di Roma, teatro dell' Opera di Roma, Franco Piersanti, Paolo Buonvino, Carlo Cecchi, Paolo Rossi, Egisto Marcucci, Angela Pagano, Ulderico Pesce, Mango, Matia bazar, Carmen Consoli, Ascanio Celestini, Marco Presta e Antonello Dose. Antonio Franciosa Antonio Franciosa è un percussionista marcatamente “mediterraneo”, i suoi studi sui ritmi tradizionali del Sud Italia, nordafricani, arabi e spagnoli lo hanno portato a seguire corsi e laboratori con musicisti come Badù N’Djaie, Antonio Hereida, Arnaldo Vacca, Mohammed Abdallah, Raffaele Inserra, … Nel tempo ha sviluppato una approfondita conoscenza delle tecniche per tamburello italiano, rik, pandeiro, bodrhan, tar, cajon, djembe e darabbukka. Il suo set spesso si avvale di queste ed altre percussioni dando vita ad una personalissima ed accattivante “batteria etnica”. CARLO COSSU - Puglia ( Balkan Free) Carlo Cossu: violino, viola, dejeridoo, canto armonico Angelo Olivieri: tromba Antonio Iasevoli: chitarra “La proposta del trio è volta all'esplorazione delle tradizioni musicali balcaniche fortemente caratterizzate da profonda espressività melodica e da grande fantasia ritmica. Il tutto viene rielaborato nel momento dal libero interplay dei musicisti secondo la tradizione jazzistica e più in generale secondo una concezione di libera improvvisazione senza schemi”. Carlo Cossu Dopo aver compiuto studi classici di VIOLINO e VIOLA si dedica dall’86 allo studio e pratica dell’improvvisazione sia in ambito occidentale che in ambito orientale approfondendo in particolare lo studio dei sistemi musicali modali greco arabo e persiano. Parallelamente pratica lo studio di alcuni strumenti tradizionali quali il BOUZUKI greco il DIDJERIDOO australiano, la DILRUBA indiana ed il NEY turco. Approfondisce inoltre la tecnica del “canto diplofonico” di derivazione mongola-Tibetana (emissione contemporanea di due suoni di altezza differente) con David Hykes e Roberto Laneri. Dopo aver partecipato a vari progetti musicali di diversa estrazione fra cui la tourne’ del 2004 di Teresa De Sio, attualmente fa parte di numerose formazioni del panorama etno-world italiano fra cui: Acustimantico, Tamburi del Vesuvio e molti altri. Angelo Olivieri - tromba/flicorno Attivo da anni nel panorama della musica improvvisata. Nel 2004 incide l’album “Oidé” con l'Oidé ensemble, pubblicato nel 2005 per Terre Sommerse – collana JèI. Con la stessa etichetta pubblica nel 2006 “Nadir” e nel 2007 “Echoes” con William Parker e Hamid Drake. Ha partecipato all'incisione del CD Provvisorio (Splasc(h)Records) con l'Alea Ensemble di Paolo Damiani. Recentemente ha curato con Marco Ariano la realizzazione del documento di musica estemporanea INEDITI (CD in uscita per l'etichetta discografica NED). Ha partecipato a molte importanti rassegne di musica improvvisata tra cui Terra di Maremma-Prima Gita; improvvisazioni ispirate ad opere di pittura e scultura contemporanea; Roccella Jonica 2003 , Friuli Venezia Giulia Jazz (2005), Orsara Jazz 2005, CeglieJazz Open Festival 2006, Valdarno Jazz 2006, Ciampino Jazz 2007. ANTONIO IASEVOLI - chitarra Musicista napoletano, suona per molti anni in contesti pop e rock, partecipando a vari dischi e tournee'. Successivamente si interessa al jazz e compie un lungo percorso nella pratica dell'improvvisazione, dal be-bop alle forme più contemporanee suonando con vari artisti della scena internazionale (Kenny Wheeler, Tony Scott, Steve Grossman, Ernst Reiseger, Massimo Urbani, Danilo Rea, Roberto Gatto, Bruno Tommaso, Gianluigi Trovesi, Paolo Fresu, Paolo Damiani, Carl Anderson, Amii Stewart, Antonello Salis, Don Moje...). Contemporaneamente studia musica classica diplomandosi in chitarra. Si dedica ad un lavoro di ricerca sull'uso dell'elettronica applicata alla chitarra, perfezionando un particolare set up di tecniche suoni ed effetti.La sua formazione eterogenea lo ha portato a sviluppare uno stile basato fondamentalmente sulle contaminazioni, sia nella composizione che nella pratica improvvisativa, in ambito acustico ed elettrico.
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