| "...Un'ossessione onirica che sembra trascritta direttamente da un sogno. Un mondo reale (?) e un mondo parallelo simili e terribili, con milioni di ombre inerti, proiezioni, senza identità . Un libro folle e fortemente lirico. Quanti gesti inconclusi in questa valle di morti e di spettri, quante aspirazioni mancate."
Antonio Rezza è unico.
Franco Battiato
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Antonio Rezza
Credo in un solo oblio
Bompiani
Collana:Narratori italiani
Pagine 154, euro 14.00
"la vera meschinità è che non possiamo amare mentre amiamo. Siamo troppo presi ad amare da dimenticar che amiamo."
In una realtà indefinita, eppure così simile alla nostra, Antonio è fermo, immobile, paralizzato da un pensiero ossessivo che lo incatena al suo inferno interiore. Costretto a vivere con sè, ma con la vaga idea che senza sè vivrebbe meglio, Antonio deve tenersi occupato almeno quel tanto da non darsi scampo. Poi, un giorno va a farsi una foto per vedersi chiaro, per una volta come tutti: almeno certificato in un documento. Ma proprio quando è tempo di star fermo fa uno scatto improvviso, e viene mosso nella foto come non riesce a essere nella vita. E' un movimento piccolo, la distrazione di un istante: ma basta a escluderlo dal ritratto e a sbalzarlo, per contraccolpo, in tutti quelli dell'umanità , sui quali, da lì in poi, campeggerà per un po' solo il suo volto. E' l'inizio di un lungo viaggio tragicomico in cui la foto diviene frontiera reale e metaforica fra due dimensioni: quella della vita silenziosa in cui Antonio di tanto in tanto si rifugia, e quella del mondo reale in cui, con ardore, è determinato a ristabilire un ordine fatto finalmente a misura d'uomo. In un gioco di specchi tra chi è morto da vivo e chi è vivo da morto, Credo in un solo oblio è abitato da uomini che scendono a patti con le ombre e figli che nascono già nonni. Una vicenda surreale, costantemente deformata dalla lente dell'ironia e del paradosso, tratto distintivo dell'autore, il cui talento visionario ci consegna, in questa quarta prova, un'opera matura dai contorni paradossalmente iperrealisti. Il risultato è la realtà , sbattuta sulla pagina, del deserto dei sentimenti, la cui impossibilità trasforma il riso - che pure quella pagina muove con picchi davvero esilaranti - nella smorfia amarissima di una disperata urgenza d'amore.
Francesca Serafini.
Antonio Rezza per Bompiani ha pubblicato: Non cogito ergo digito, Ti squamo e Son(n)o. Insieme a Flavia Mastrella ha realizzato infiniti cortometraggi, tre lungometraggi, Escoriandoli (Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, 1996), Delitto sul Po, Fotofinish 2, la trasmissione televisiva Troppolitani (Rai 3, 2000), l'allestimento jazz Fusion con The Fringe e otto opere teatrali tra cui Pitecus, Io, Fotofinish e Bahamut.
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