| 'Man mano che sfogli le pagine de L’erede del Podestà, hai la crescente sensazione di trovarti in un luogo perfettamente credibile e riconoscibilissimo. Il libro narra del ritorno, dopo tanti anni di assenza, nel paese natìo, nel Casertano, di un professore che vive e insegna a Como. Ritorno dovuto per la lettura di un enigmatico testamento, che è anche un viaggio nel tempo e nella memoria e (ri)scoperta dei sani ed essenziali valori della civiltà contadina e delle secolari contraddizioni e dei nuovi spietati interessi che la soffocano. L’ultima opera [di Casaura] è appunto L’erede del Podestà, pubblicata da Aletti, dove emergono forse più che altrove gli accenti di forte impegno civile di Casaura'.
Mary Attento, Il Mattino, 29 maggio 2007 |