Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19989

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Comunicati Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

PEACE AND LOVE

di Comunicati Stampa

"PEACE AND LOVE - INCONTRI MEDITERRANEI"

A cura: proff. Eugenio Giustizieri, Maria Cristina Maritati, Massimo
De Luca.

Mostre personali di: Giorgio De Cesario, Domenico Pinto
sede: La Casa degli Artisti via Lepanto, 1/9 - 73014 Gallipoli (Le)
Italia
tel. 0833/261865
Inaugurazione: Domenica 22 Luglio ore 21,00
Durata: dal 22/07/2007 al 29/07/2007
Apertura al pubblico: tutti i giorni dalle ore 18,30 alle 22,00;
Ingresso Libero

"PEACE AND LOVE - INCONTRI MEDITERRANEI"

Altre luci, oltre alle luminarie di Santa Cristina, brilleranno nel
panorama artistico-culturale di Gallipoli.
Sono quelle de "La Casa degli Artisti" che, nella settimana dal 22 al
29 luglio, ha organizzato nelle proprie aree espositive il grande evento
di Mezza Estate "PEACE AND LOVE - INCONTRI MEDITERRANEI". Il primo
appuntamento dellamanifestazione è domenica 22 luglio alle ore 21.
Durante la serata saranno inaugurate due mostre di grande rilevanza
nazionale: "La Corte di Federico II di Svevia" dell'artista-ceramista grottagliese Domenico Pinto, esperto di tradizioni pugliesi e studioso del periodo
federiciano, e "Il Volo Negato", comprendente le ultime opere
pittoriche e scultoree dell'artista Giorgio De Cesario, reduce da significative
esperienze in parallelo alla 52esima Biennale di Venezia nel Progetto

Collaterale 13x17 Padiglioneitalia.it, presentato da Philippe
Daverio, e all'VIII Edizione di Creativa,a cura dell'Associazione "Oltre i
Limiti", di Rignano sull'Arno (FI).
Le ceramiche che Pinto presenterà sono il risultato di una sua
approfondita ricerca storica sugli usi e i costuminella corte di
Federico II di Svevia, non a caso definito "stupor mundi". La Prof.ssa
Cristina Pagliarini, che introduce l'opera dell'artista, afferma tra
l'altro:"...in questo suo discorso innovativo, Domenico Pinto è partitodalle
tradizionali "pupe" grottagliesi, bottiglie dalla figura femminile nelle quali si
conservava il rosolio, e le ha trasformate in personaggi federiciani modellando
sapientemente la terracotta, curando i dettagli, giocando con il simbolismo;...ed ecco rivivere il fedele funzionario Pier delle Vigne, i suoi guerrieri e soprattutto le sue donne: la madre Costanza d'Altavilla, la prima
moglie Costanza d'Aragona e poi ancora Iolanda di Brienne e Bianca Lancia
con cui Federico ebbe una storia...". Giorgio De Cesario,artista poliedrico, oriundo matinese trapiantato a

Gallipoli, è l'ideatore de "La Casa degli
Artisti", sua casa-museo e galleria permanente, dove nello stesso
tempo ospita gratuitamente espressioni artistiche di vario genere e
disciplina per fare emergere nuovi messaggi culturali. In questa occasione egli
presenta le sue ultime opere, che, se paragonate con le precedenti,
si distinguono forse per una maggiore essenzialità del segno, anche se i
volti in rilievo e in argilla continuano ad essere il leit-motiv che accomuna le vecchie esperienze e le nuove.Il critico Eugenio
Giustizieri, che presenta la mostra di De Cesario,commenta:" La sua è epopea
avvincente che, nonostante tutto, trasuda voglia di vivere, rimpiange tutto ciò che c'è da rimpiangere, senza evitare di affondare la lama negli errori e
nelle ingenuità dei nostri anni. Troppo frettolosamente messi in
archivio. Intensità, vicinanza, dolore, solitudine e compostezza rappresentano
le coordinate di una umanità che esiste, e crede, e spera, e si arrende.

Senza far rumore, col grido che resta sospeso in gola".
E comunque, oltre a Pinto e De Cesario, anche il Salento con la sua
poliedricità culturale, vuole essere un
grande interprete di tutta la manifestazione. Sul Terrazzo Panoramico
infatti ,nel corso della serata inaugurale , interverrà la Compagnia
Teatrale degli ARMONAUTI presentando, in anteprima, degli sketch
tratti dallo spettacolo " Mi Faccia Ridere" a cura del Prof. Salvatore
Coluccia. La serata del 24 luglio poi sarà dedicata alla pizzica con
l'esibizione del gruppo Artena, il 28 luglio ci saranno i balletti della Scuola di
Ballo Betty Boop ed infine il 29 luglio la manifestazione si
concluderà con una sfilata di moda a cura dello stilista salentino Misalè. La degustazione di prodotti tipici locali farà da sfondo a tutti questi appuntamenti.

Maria Cristina Maritati


GIORGIO DE CESARIO : IL VOLO NEGATO

Quando si ha il coraggio di esplorare la propria vita, allora si può
guardare anche a quella degli altri e soffermarsi, con uguale, dolorosa naturalezza sulle ferite aperte, sulle piaghe che mai potranno rimarginarsi e su bocche spalancate che annunciano nascite e morti.
E' questa straordinaria sincerità morale a rendere emozionante ed
incredibile la produzione artistica di Giorgio De Cesario. E' una
storia a ritroso, dipinta e scolpita dall'oggi allo ieri, scavando oltre le
radici insospettate dell'infelicità del presente. Alla fine, nulla resta
della storia dei volti e delle maschere, a parte la memoria di una
sconfitta necessaria. Su questa sconfitta si apre la ricerca dell'artista. Con
crudele semplicità la composizione ne elenca i termini mediante le
applicazioni e manipolazioni di oggetti tratti dal passato. Già, il
passato. Il pensiero può permettersi di andare a ritroso, di scavare
nei gesti, negli sguardi di un volo negato, nelle parole di un giorno, di
un anno, di una vita precedente. Non è un banale flashback, quello
scelto dall'artista. Sono frammenti selezionati in ordine inverso, dal più
vicino al più lontano, per scoprire come tutto è iniziato e poi concluso.
L'emozione più forte è vedere, in entrambi i casi, la teoria alla !
prova dei fatti, l'intuizione che diventa linguaggio, la sperimentazione che crea un nuovo mondo di immagini, in grado di essere captate da
ciascuno.
De Cesario coglie il mondo alla sprovvista, usa il frammento per
scardinare una realtà ancora più vera di quella che appare nel
quotidiano.
Così continuamente si ricrea la funzione metaforica del linguaggio,
figure di uomini vuoti, impagliati che hanno commesso l'errore di credere
che il progresso proceda in linea retta. Ma hanno preteso troppo, hanno
voluto mordere un boccone troppo grande per le loro bocche. Così, da
un'esistenza in technicolor, dalla conoscenza attraverso gli eccessi, dalla
libertà radicale, sono passati di colpo alla sconfitta.
E' una sconfitta che l'artista racconta con impeto ed energia, ma
anche con una meravigliosa serenità, quasi infantile, e una profonda sensibilità psicologica, concretizzando l'impressionante capacità di restituire il clima della nostra epoca e i sussulti del cuore di personaggi ricchi di
sfumature, di slanci, di cammini intrapresi e mai interrotti La sua è epopea avvincente che, nonostante tutto, trasuda voglia di
vivere, rimpiange tutto ciò che c'è da rimpiangere, senza evitare di affondare la lama negli errori e nelle ingenuità dei nostri anni.
Troppo frettolosamente messi in archivio. Intensità, vicinanza,
dolore, solitudine e compostezza rappresentano le coordinate di una umanità
che esiste, e crede, e spera, e si arrende. Senza far rumore, col grido
che resta sospeso in gola.
De Cesario centra il bersaglio del silenzio e, all'astuzia dei
potenti, degli accademici, delle ideologie,
contrappone l'attesa della rivelazione del reale, la sua infermità,
la sua complicità con gli uomini semplici,
la sua attenzione all'ignoto, dentro e fuori di sé. Tutto è pervaso
da uno spirito misterioso e visionario; un impalpabile filo rosso aggrega i cieli evocati di un qui e di un altrove sconvolti e, con insolita semplicità,
lancia il suo messaggio all'osservatore senza eccedere in retorica,
in una sorta di gioco illusionistico che non può che lasciare sgomenti.
E' la storia che lacera l'uomo in fantasmi e lascia affiorare le
debolezze di un'emozione irripetibile e, a tratti,
selvaggia. E' il silenzio di voci smorzate che lascia affiorare la
debolezza umana, la sua vulnerabilità, la sua sofferta fantasia, fino ai presagi di morte. Il destino di chi è santo e dannato, angelo e demone.


EUGENIO GIUSTIZIERI




LA CASA DEGLI ARTISTI
contenitore d'arte e di ospitalità

Prof.ssa Maria Cristina Maritati

tel. 0833/261865
www.lacasadegliartisti.it
info@lacasadegliartisti.it
Segnala questa opera ad un amico

Inserisci una nuova Notizia
Notizie Presenti
Non sono presenti notizie riguardanti questa opera.