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Info sull'Opera
Autore:
Comunicati Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

"Umano, Troppo Umano"

di Comunicati Stampa

"Umano, Troppo Umano" sollecita i sensi, il cuore e la mente


Umano, Troppo Umano, grande prima Mercoledì 25 Luglio, ora 21.30 presso la Fondazione Alario in Ascea Marina (SA), è una pioneristica rappresentazione multimediale che trasforma le profonde idee delll'arte in seducente linguaggio, in immagini e suoni contemporanei.
Lo spettacolo che comprende danze, musiche, video, recitazione ed effetti luce, racconta la storia di un artista, lungo un suo viaggio interiore alla riscoperta di sè stesso quale artista umano, attraverso una serie di dialoghi e conflitti tra il suo alter-ego e sè stesso. Questa storia sull'artista dei giorni nostri, con la sua inclinazione a sostituire l'individualità con l'omologazione e la bellezza della forma con la mostruosità, dà spazio a varii livelli di percezione e interpretazione. Ci si ispira al pensiero di Nietzsche sull'arte ed il suo ruolo nell'esistenza umana, che egli ha coniato nello scontro tra Apolline e Dioniso. In Umano, Troppo Umano questo scontro si trasforma in termini moderni in "calma" e "frenesia", rese in espressioni di rigidità e follia.
L'opera è originale in ogni sua parte. Soggetto, sceneggiatura e regia: Fiorenzo De Vita. Musiche: René Mogensen e Rocco Perciante. Video: Roberto Esposito, Andrea Petrucci e Lisa Miraldi. Coreografie: Sabrina De Vita. Scenografia e fotografia: Emanuele Stifano, Marco Buono e Pasquale D'Agosto. Chorus e attori.
L'ubicazione per la presentazione di Umano, Troppo Umano non potrebbe essere più indicata. Ascea è il moderno comune che ospita l'antica città di Elea (conosciuta anche dai Romani col nome di Velia). Elea, dove ancora si scava per portarla interamente alla luce, è naturalmente famosa da 2500 anni, dato che fu qui che Zenone scoprì il suo famoso paradosso che ha affascinato il mondo da sempre, e inoltre, fu qui che Parmenide pensò al metodo deduttivo di costruire argomenti che non possono essere rifiutati.
Parmenide echeggia nelle parole finali dell'artista De Vita: "Io sono" - "I sono un umano!"

Per informazione:
Tel. +39 320 78 84 047.
zarathustra77@tele2.it

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