| Venerdì 8 GIUGNO
Quintorigo play Mingus
www.quintorigo.it
Valentino Bianchi - Sax
Andrea Costa - Violino
Gionata Costa - Violoncello
Luisa Cottifogli - Voce
Stefano Ricci – Contrabbasso
Ingresso 10 Euro
La Palma
via Giuseppe Mirri 35 - 00159 – ROMA
Tel 06 43566581 – 06 43599029
info@lapalmaclub.it
www.lapalmaclub.it
Inizio ore 22,30
Breve nota sull’autore
Charles Mingus (1922-1979) fu un autentico genio del jazz: compositore, direttore d’orchestra, contrabbassista, pianista, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica del ‘900, un’ influenza consistente ed imprescindibile sui musicisti contemporanei, un’ eredità preziosa per tutti coloro che oggi suonano, amano ed ascoltano jazz. Ma non si può affrontare Mingus senza conoscere Charlie: non si può conoscere ed apprezzare a fondo il compositore e la sua arte se non si frequenta l’uomo, come affascinante, stupefacente, inquietante ed umanissimo risultato di esaltanti e violente vicende biografiche, generose ed estreme convinzioni esistenziali e spirituali, romantici ideali politici, esperienze sentimentali totalizzanti o avvilenti, atteggiamenti ora dolcissimi ora brutali. Insomma una vita come un romanzo. Una vita che è divenuta romanzo, grazie alla penna del protagonista stesso: Mingus scrive e riesce a pubblicare nel 1971 Beneath the Underdog, autobiografia cruda ed iperrealista che ne racconta la vita alla giornata, senza apparenti certezze, con un personalissimo stile brillante, confuso e adrenalinico.
La vita di Mingus e la musica che ne è colonna sonora, costituiscono un repertorio pressoché inesauribile di spunti e riletture possibili in musica, in letteratura (dal saggio critico alla narrativa biografica), nel cinema, nel teatro.
Intenti e valore dell’opera
A raffronto delle accurate riedizioni discografiche e delle sempre più frequenti pubblicazioni critiche su Mingus, a nostro avviso la sua opera non è mai stata sufficientemente “rappresentata dal vivo”. Certo capita che alcuni musicisti inseriscano nel proprio live un brano di Mingus e raramente sono stati realizzati tributi discografici all’autore (ad esempio quelli di Joni Mitchell e Bill Frisell fra i meglio riusciti, nessuno in Italia), ma forse manca un’opera monografica che scolpisca il grande compositore a tutto tondo, nella sua esperienza artistica ed esistenziale. Partendo da questa imperdonabile “mancanza” e dall’amore incondizionato per la sua musica, il nostro Quintorigo plays Mingus costituisce un progetto organico, forte di una pluralità di intenti e valori:
Far conoscere al vasto pubblico del jazz (e non solo) una consistente parte dell’opera di Mingus.
Cogliere lo stretto nesso fra la musica e le idee dell’autore, nonché le esperienze biografiche che ne hanno determinato la maturazione.
Tratteggiare uno spaccato della società americana ante e dopoguerra, con riferimento alle tematiche razziali, politiche e di costume.
Trasmettere al pubblico il fascino e l’emozione dell’intramontabile opera di Mingus, utilizzando una pluralità contaminata di linguaggi, caratteristica fondante della dell’ estetica musicale dei Quintorigo.
Caratteristiche dell’opera
Queste caratteristiche comportano che Quintorigo plays Mingus non sia un semplice concerto-tributo, bensì, potremmo dire, un’opera monografica mista, che fonde l’elemento musicale (preponderante ed accurato) alla dimensione teatrale e a quella documentaristica. Sul palco verranno suonati i nostri particolari arrangiamenti dei brani più celebri di Mingus, ma verranno anche letti passi significativi della sua autobiografia, proiettati sullo schermo documentari e stralci di concerti di Mingus, cui si sovrappone intrecciandosi il nostro commento-accompagnamento-contrappunto. Il tutto calato in una raffinata scenografia fatta di pochi oggetti, luci e costumi che fonde vintage, postmoderno, tecnologia, old-fashion e cool. Il risultato agli occhi del pubblico sarà una sorta di coinvolgente e poetico dialogo fra Quintorigo e Mingus, fra jazz e contaminazioni, fra musica vecchia e nuova, fra passato e contemporaneità.
Elenco dei brani
Goodbye porkypie hat
Portrait
Pithecanthropus erectus
Better git in your soul
Jelly Roll
Oh, lord, don’t let them drop the atomic bomb on me
Callin’
Fables of Faubus
Devil woman
Self portrait in three colours
... ed altri.
QUINTORIGO
"Noi apprezziamo tutte le espressioni musicali belle, esteticamente ed acusticamente, belle ed appaganti, quindi non ci poniamo limiti di genere musicale o di periodo"
Quintorigo
Quintorigo è senza dubbio uno dei gruppi musicali più originali e interessanti degli ultimi anni, che emerge con prepotenza ed intelligenza nell’asfittico mondo musicale italiano, dimostrando che non esistono barriere tra i diversi generi musicali.
Mostrando rare versatilità e capacità strumentali, i Quintorigo si permettono di shakerare suoni e generi musicali: classico, rock, jazz, punk, reggae, funky, blues, in un continuo gioco tra musica e voce il cui risultato è come un cielo sereno da cui improvvisamente arriva un temporale.
Archi che diventano chitarre elettriche, distorte e violente, per poi tornare alle sonorità originarie, sassofoni indemoniati ma allo stesso tempo melodici, il contrabbasso che sostiene con una ritmica decisa e la voce che incornicia i suoni spaziando sulle più diverse timbriche.
Questo è ciò che contraddistingue in modo inequivocabile ed ineguagliabile i Quintorigo, facendo della loro musica un marchio di fabbrica: il sound Quintorigo.
La singolarità dei suoni, strumentali e vocali, in una riuscitissima commistione tra generi musicali più diversi, insieme all’originalità dei testi, offrono una combinanza che non permette di annoiarsi all’ascolto.
Dopo la separazione dal cantante John De Leo, violoncello, violino, sax e contrabbasso, si impreziosiscono con virtuosismi di una delle voci femminili più interessanti del panorama musicale italiano: Luisa Cottifogli.
Nel corso degli anni i Quintorigo hanno maturato una grande esperienza live, calcando palchi in ogni angolo della penisola. Nel loro palmares troviamo: 1° posto ad Arezzo Wave 98; Premio della Critica e Premio come Miglior Arrangiamento al Festival di Sanremo ’99; vincitori del Premio Tenco ’99 come miglior opera prima; Premio come Miglior Arrangiamento al Festival di Sanremo 2001.
Numerose anche le partecipazioni a festival, rassegne e manifestazioni come il Concerto del 1° Maggio in piazza an Giovanni a Roma, Umbria Jazz, il Premio Ciampi, il Premio Recanati, L’Alterfesta di Cisterino, il Mittlefeste di Cividale del Friuli, solo per citarne alcuni.
A queste si affiancano delle collaborazioni dagli esiti geniali con artisti come: Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Antonello Salis, Carmen Consoli ed Ivano Fossati.
Il tour promozionale dell’ultimo album “Il Cannone”, oltre a portarli su alcune delle principali emittenti radiotelevisive nazionali come Radio Dee Jay e Radio Rai Uno, li ha visti esibirsi in ben 45 concerti live nelle principali città italiane, tra questi la partecipazione al prestigioso festival Musicultura di Macerata, all’AlterFesta di Cisternino, alla Fiera del Libro di Torino e molti altri.
I Quintorigo hanno inoltre contribuito alla causa sostenuta da AMREF, effettuando diversi concerti in cui si sono raccolti fondi e si è divulgata l’attività della organizzazione umanitaria. Un’altra realtà impegnata nel sociale a cui sono vicini i Quintorigo è Greenpeace, che li ha visti tra l’altro protagonisti per la festa di compleanno per i vent’anni di attività dell’associazione con un incredibile concerto durante la Notte Bianca a Roma.
All’attivo dei Quintorigo quattro cd: Rospo, Grigio, In Cattività e Il Cannone
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