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| PROGRAMMA EVENTI E MOMENTI PARTICOLARI PER EVENTUALE CONTATTO O INTERVISTA - DA QUILT ART LUGANO 07
VENERDÌ 1 GIUGNO 2007
Il Ciani dalle 10:00 alle 16 :00
diversi workshop di corta durata per adulti non stop
Villa Saroli ore 14:00
conferenza in francese di Jacques Légeret
“Les amish et leurs quilts”
SABATO 2 GIUGNO 2007
Espocentro MAC1 ore 10:00 consegna ufficiale di tre coperte alla Associazione SAM, il cui scopo è promuovere, sviluppare e concretizzare progetti in aiuto a popolazioni bisognose. In questo caso specifico stanno raccogliendo fondi per un pozzo ed una seconda scuola in Madagascar dove già ne hanno costruito una. Le tre coperte sono state eseguite da gruppi diversi composti da adulti e bambini.
Il Ciani dalle 10:00 alle 16:00
Workshops di corta durata per adulti e bambini non stop
Sala C. Cattaneo ore 11:00 presentazione del libro TAM3-La poesia incontra l’arte tessile – accompagnamento con arpa (Sig.a Vittoria Buzzi) e lettura poesia (Sig.a Marta Fraccaroli). Le artiste Maria Teresa Sansotta e Michaela Menestrina saranno presenti e risponderanno alle domande del pubblico.
Ristorante La Perla Casino dalle 11:30
ritrovo all’aperitivo e poi pranzo con seguente Assemblea Generale
dei membri dell’Associazione Svizzera di Patchwork (170 iscritti alla giornata) che conta oltre 1300 affiliati. L’associazione è legata alle altre associazioni europee EQA. Saranno presenti tutto il comitato svizzero oltre alle organizzatrici di Quilt Art Lugano. Un gruppo di mariti si è iscritto ad una visita di vigneti e degustazione presso Montalbano e partono alle ore 11:15 - molto probabilmente dai posteggi casinò (stiamo verificando).
Villa Saroli ore 16:30
Conferenza in italiano di Cherilyn Martin “Ispirazione e sviluppo”
Oltre a questi eventi particolari su questi due giorni ce ne sono altri previsti per la domenica. Potremmo poi organizzare anche una intervista con una rappresentante del Patchwork Klub Bohemia (ospiti a con i loro lavori all’espocentro) che sarà in visita a Lugano. Hanno anche loro avuto quest’anno esperienza di primo Quilt Festival. Parla bene tedesco.
Abbiamo una sala stampa riservata all’Albergo Pestalozzi dove possiamo organizzarvi un incontro con qualche artista su vostra richiesta
Lugano Turismo è presente con uno stand di accoglienza all’espocentro.
Ci aspettiamo migliaia di visitatori da tutta Europa.
I Quadrati ricamati d’Afganistan
I quadrati ricamati sono stati elaborati da donne del paese Laghmani, si trova ca. 70 km a nord di Kabul.
Là è stato fondato in Dicembre 2002 dalla "Deutsch-Afghanische-Initiative e.V." (DAI) un centro per le donne. Fino alla fine del 2004 sono stati offerti per le vedove dei paesi circostanti dei corsi di sartoria, cucito e ricamo, nonché delle lezioni per imparare a leggere e scrivere.
I quadrati sono ricamati a mano. Più di 50 donne lavorano adesso indipendentemente con il materiale messo a loro disposizione (stoffe d fili da ricamo). Loro dedicano più ore ad un quadrato, sulla base di un disegno precedentemente abbozzato. Unicamente le misure dei quadrati (8cm x lato) sono stabilite. Grazie alla vendita dei loro lavori le donne (maggiormente vedove) possono mantenere le loro famiglie.
I quadrati ricamati in Afganistan si prestano magnificamente alla combinazione di diverse tecniche tessili (confezioni, patchwork, quilt, ricamo a mano e a macchina ecc.) usate in Europa. I quadrati vengono usati come “trompe d’oil”.
I ricami delle donne afgane sono di per se completi, ma non ancora un prodotto finito. Le donne europee devono mettersi al lavoro ed inserire la loro esperienza tessile – la scelta dei colori e la loro abilità per completare il prodotto – in forma di borse, cuscini o coperte.
Con ciò nascono degli oggetti simbolicamente forti, che non solo uniscono due tecniche, ma due culture diverse.
Per la promozione di questi quadrati ricamati è stato bandito un concorso europeo: I fili uniscono le donne.
Curiosità e franchezza per la cultura dell’altro – l’avvicinarsi e il sentirsi uniti dovrebbe promuovere quest’esposizione.
Il lavoro della donna europea vorrebbe essere una continuazione ed un eco al ricamo della donna afgana: i due lavori sono un dialogo – l’uno per l’altro
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