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Opere pubblicate: 19989
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Info sull'Opera
25 Maggio ore 17.30 Palazzo del Commissario – Fortezza del Priamar – ingresso gratuito
incontro seminario con Agostino Petrillo, Franco Vazzoler e Ferdinando Molteni. Un primo approfondimento sarà centrato sul come la città - crescendo - lasci suoi pezzi indietro, marginalizzi luoghi, li escluda dalla fruizione della gran parte della cittadinanza, strutturi sistemi di confini che riproducono e consolidano le linee di demarcazione tra i diversi gruppi sociali che la città la abitano, cercano di farla propria. Agostino Petrillo - sociologo urbano - guiderà non solo i partecipanti al laboratorio in tale riflessione ma anche quanti siano semplicemente interessati alla nostra proposta senza diventarne parte agente. Un altro punto di vista verrà invece sollecitato da Franco Vazzoler - storico del teatro - cercando di illuminare le aree di interazione tra città e teatro, tra spazi urbani e spazi teatrali, inseguendo il labile confine tra palcoscenico e realtà quotidiana nella messa in scena delle nostre vite. Ferdinando Molteni, già giornalista del Secolo XIX ed ora Assessore alla Cultura del Comune di Savona, interverrà sui medesimi temi, legandoli alla realtà della nostra città che mai come ora sta vivendo una fase di profonda ristrutturazione, urbana e sociale. ____________________________ 26 Maggio ore 19.30 Fortezza del Priamar – ingresso gratuito spettacolo di Grazia Ferro e Anna Redi Lo spettacolo del 26 maggio è stato scelto come conclusione del 3°convegno nazionale “Mente e corpo - un equivoco millenario” organizzato dalla Federazione Nazionale Psicomotricisti nel quale interverranno con alcune letture gli attori Marco Matarazzo e Arianna Ninchi. I lavori precedenti di Archeologia Interiore sono stati: “Animula” nel parco Virgiliano a Napoli, “Sono Sfiorite le Rose” nell’anfiteatro Campano, “Nel Mitreo” in un tempio dedicato a Mitra nella città di S. Maria Capua Vetere, “Pà” in una cava di cemento per il Festival Petrolio dedicato a Pasolini per il Teatro Mercadante di Napoli, “Matres Matutae” per il museo campano di Capua, una produzione della Provincia di Caserta e del Dock 11 di Berlino.
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