| C’è una ricerca, che il Poeta sta compiendo. Un percorso lungo e faticoso, costellato da ostacoli, spine che si conficcano nella pelle, che lacerano il cuore del ricercatore, tiranneggiato dal dio-tempo, che dall’alto del suo trono, rovescia la sua clessidra, un ghigno di trionfo stampato sul viso. È un gigante ghiotto di vita, di anni, di giorni, di ore e soprattutto di sogni. Sogni che si presentano come “infranti” o “consumati”; come “oceani” nel quale il Poeta può nuotare; come entità trasportate da “soffici nuvole”. Ma i sogni sono soprattutto “improbabili futuri, sensi che evaporano dalle tue labbra, farfalle che sgorgano dalle tue mani, pronte a morire dinanzi alla realtà.” Il Poeta, come lo è più di ogni altro uomo, guarda ai sogni come a qualcosa di lontano e impossibile, chimere di una vita aspra, dove l’unica consolazione è data dalla ricerca di qualcosa, dalla speranza in cui si vuole credere, ma da cui è preclusa ogni possibilità di concretizzazione (e redenzione).
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Tratto dalla prefazione di Roberta De Tomi
“Il cader delle foglie mi rende tranquillo” dice il poeta Andrea Garbin.
A me rende tranquillo il cader delle parole. E non solo. Mi rende inquieto. Di quell’inquietudine che risveglia i sensi. Li affina. Li rende atti a percepire i suoni e, soprattutto, gli ultrasuoni.
Perché questo è Il senso della musa: una trappola per ultrasuoni. A che altro servirebbe sottolineare, render visibili, gli accenti delle parole italiane, che di accenti, a parte in pochi casi in finale di parola, non ne hanno bisogno?
Per l’intonazione, le parole italiane si affidano alla memoria, alla consuetudine. Tutto il contrario di quello che avviene in questa raccolta di poesie. Le parole rifiutano, d’impatto, d’essere quello che di consueto sono. Già, con l’intonazione – superflua – degli accenti, manifestano la volontà di sottolineare suoni, quei suoni. Renderli ancora più udibili, visibili.
E se la poesia – quella vera, quella che veramente ci colpisce, come sciabola affilata – altro non fosse che render visibili i suoni che s’agitano intorno a noi, dentro di noi?
Suoni appena percepibili. Ultrasuoni. Come poterli catturare?
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Tratto dalla prefazione di Giovanni Buzi
Collana "Gli Emersi - Poesia "
pp.80 €13.00
ISBN 978-88-7680-193-8
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