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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
PERSONAGGI
RIDOLFO caffettiere DON MARZIO gentiluomo napolitano EUGENIO mercante FLAMINIO sotto nome di Conte Leandro PLACIDA moglie di Flaminio, in abito di pellegrina VITTORIA moglie di Eugenio LISAURA ballerina PANDOLFO biscazziere TRAPPOLA garzone di Ridolfo Un garzone del parrucchiere, che parla Altro garzone del caffettiere, che parla Un cameriere di locanda, che parla Capitano di birri, che parla Birri, che non parlano Altri camerieri di locanda, che non parlano Altri garzoni della bottega di caffè, che non parlano La scena stabile rappresenta una piazzetta in Venezia, ovvero una strada alquanto spaziosa con tre botteghe: quella di mezzo ad uso di caffè; quella alla diritta, di parrucchiere e barbiere; quella alla sinistra ad uso di giuoco, o sia biscazza; e sopra le tre botteghe suddette si vedono alcuni stanzini praticabili appartenenti alla bisca, colle finestre in veduta della strada medesima. Dalla parte del barbiere (con una strada in mezzo) evvi la casa della ballerina, e dalla parte della bisca vedesi la locanda con porte e finestre praticabili. RIDOLFO Animo, figliuoli, portatevi bene; siate lesti e pronti a servire gli avventori, con civiltà, con proprietà: perché tante volte dipende il credito di una bottega dalla buona maniera di quei che servono. TRAPPOLA Caro signor padrone, per dirvi la verità, questo levarsi di buon ora, non è niente fatto per la mia complessione. RIDOLFO Eppure bisogna levarsi presto. Bisogna servir tutti. A buon'ora vengono quelli che hanno da far viaggio, i lavoranti, i barcaruoli, i marinai, tutta gente che si alza di buon mattino. TRAPPOLA E' veramente una cosa che fa crepar di ridere vedere anche i facchini venire a bevere il loro caffè. RIDOLFO Tutti cercan di fare quello che fanno gli altri. Una volta correva l'acquavite, adesso è in voga il caffè. TRAPPOLA E quella signora, dove porto il caffè tutte le mattine, quasi sempre mi prega che io le compri quattro soldi di legna, e pur vuole bere il suo caffé. RIDOLFO La gola è un vizio che non finisce mai, ed è quel vizio che cresce sempre quanto più l'uomo invecchia. TRAPPOLA Non si vede venir nessuno a bottega; si poteva dormire un'altra oretta. RIDOLFO Or ora verrà della gente; non è poi tanto di buon'ora. Non vedete? Il barbiere ha aperto: è in bottega lavorando parrucche. Guarda, anche il botteghino del giuoco è aperto. TRAPPOLA Oh! in quanto poi a questa biscazza, è aperta che è un pezzo. Hanno fatto nottata. RIDOLFO Buono! A messer Pandolfo avrà fruttato bene. TRAPPOLA A quel cane frutta sempre bene: guadagna nelle carte, guadagna negli scrocchi, guadagna a far di balla coi baratori. I denari di chi va là dentro sono tutti suoi. RIDOLFO Non v'innamoraste mai di questo guadagno, perché la farina del diavolo va tutta in crusca. TRAPPOLA Quel povero signor Eugenio! Lo ha precipitato. RIDOLFO Guardate anche quello, che poco giudizio! Ha moglie una giovane di garbo e di proposito, e corre dietro a tutte le donne, e poi di più giuoca da disperato. TRAPPOLA Piccole galanterie della gioventù moderna. RIDOLFO Giuoca con quel conte Leandro, e li ha persi sicuri. TRAPPOLA Oh quel signor conte è un bel fior di virtù! RIDOLFO Oh via, andate a tostare il caffè, per farne una caffettiera di fresco. TRAPPOLA Vi metto gli avanzi di ieri sera? RIDOLFO No, fatelo buono. TRAPPOLA Signor padrone, ho poca memoria. Quant'è che avete aperto bottega? RIDOLFO Lo sapete pure. Saranno incirca otto mesi. TRAPPOLA E' tempo di mutar costume. RIDOLFO Come sarebbe a dire? TRAPPOLA Quando si apre una bottega nuova, si fa il caffè perfetto. Dopo sei mesi al più, acqua calda e brodo lungo. (parte) RIDOLFO E' grazioso costui! spero che farà bene per la mia bottega, perché in quelle botteghe dove vi è qualcheduno che sappia fare il buffone, tutti corrono.
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