| Krisma + Avant-Garde in concerto
Domenica 22 Aprile, ore 21
B-Side Pub, Via F.lli Bandiera 98, Commenda di Rende (CS)
Serata di musica e concerti con:
Krisma (electro-wave)
Avant-Garde (dark-wave da Roma)
A seguire selezioni musicali dark/ gothic/ new wave
post punk/ electro/ anni 80/ indie.
Dj set by Lucabì e Dj Avalanche.
Avant-Garde
(post-punk/ dark-wave)
Progetto nato nel 1994 per iniziativa di Alessio Schiavi, con l'intento di elaborare il suono dark-wave dei primi anni ottanta, cercando di renderlo attuale ma restando fedeli alle peculiarità originali.
La performance al Gothic Festival "The Ascension of the Gods" del 1997 è la prima occasione per farsi conoscere al di fuori del circuito dark romano.
Diverse sono le pubblicazioni discografiche dal 1998 ad oggi, tra le quali spiccano "Avant-Garde EP" 12" del '99 e "Cyanure" CD del 2004.
Molti i live, soprattutto negli ultimi due anni, con partecipazioni a festival e opening act per artisti di fama internazionale.
Recente è la pubblicazione di un CD promozionale intitolato "D'inverno" contenente quattro brani di squisito gothic di matrice italiana.
Krisma
(electro-wave/ synth-pop)
I Krisma (originariamente Chrisma, da "Chris" e "Ma", ovvero la sintesi dei loro due nomi) nascono nel 1976. Maurizio Arcieri ha 31 anni e ha alle spalle un passato di rilievo nel panorama del rock italiano degli anni 60; Christina Moser è una sua giovane e avvenente fan, che diventerà di lì a poco sua moglie, nonché sua alter ego vocale.
L'esordio dei coniugi Arcieri non è di quelli memorabili: il trasferimento a Londra, la collaborazione con il nuovo Direttore Artistico della Polygram, Nico Papathanassiou, e con suo fratello, il celebre compositore Vangelis, producono il singolo "Amore" che, per quanto lasci intravedere una timida apertura verso una forma di avanguardia easy, non si discosta alla fine dall'edulcorato europop a tinte kitsch malinconiche tanto in voga in quegli anni.
Già il secondo 45 giri "U", pur rimanendo sempre in ambiti soft, con qualche arrangiamento sin troppo lambiccato, rappresenta un piccolo passo verso quanto sarebbe di lì a poco accaduto: si pensi alla trasognata melodia di sintetizzatore e al suo mood confidenziale, che potrebbe benissimo gareggiare con quella de "La Femme d'Argent" degli odierni e giustamente pluriacclamati Air.
La metropoli che stava per conoscere l'esplosione di band come i Sex Pistols, gli Ultravox e gli Stranglers, non impiega molto a suggestionare Maurizio e Christina, che nel 1977 danno alle stampe il loro primo album, Chinese Restaurant, anticipato dal lascivo tango elettronico "Lola": l'intero album è cantato in inglese, a conferma dell'ambizioso respiro internazionale che i Chrisma intendono dare alla loro musica. L'impatto è assai efficace: il "look" smaccatamente punk, con tanto di spille da balia conficcate in viso, i capelli ossigenati e gli abiti sciatti in grigio nero, ma soprattutto il rock elettronico delle nove tracce creano un autentico scompiglio fra il pubblico italiano "musicalmente evoluto" e ancora ebbro di progressive rock.
Proprio durante un movimentato tour promozionale del disco, nel quale una vasta platea iper-politicizzata matura l'idea che i Chrisma siano dei provocatori destroidi intenti a suonare musica marziale, Maurizio si amputa un dito con un rasoio nel bel mezzo di un concerto. Lo scopo di colpire e di scandalizzare è clamorosamente raggiunto: per quanto il gesto andasse ben oltre le stesse intenzioni del suo autore, che fu costretto a una precipitosa corsa in ospedale per farsi riattaccare il dito mozzato, costrinse i giornali a occuparsi di questa non meglio catalogabile meteorite nostrana, che piombava a turbare una scena italiana ancora legata a doppio filo ai nomi storici del nostro aureo periodo progressivo.
Il perdurante e volontario esilio in quel di Londra regala i suoi frutti più copiosi nel 1979, l'anno di Hibernation, che risulterà essere il loro capolavoro, sia pur non assecondato da un elevato numero di vendite. L'oltraggioso clip della sexy "Aurora B", che immortala i due intenti in simulazioni erotiche e in un inquietante finto suicidio, la copertina di un argento sfavillante che raffigura Christina e Maurizio in oblique posture, il vinile anch'esso argenteo, altro non sono che gli accattivanti involucri di presentazione che racchiudono la più riuscita esperienza di rock
elettronico che l'Italia abbia mai conosciuto.
L'album è la sintesi di algide esperienze melodiche attigue ai Kraftwerk più romantici, caricate però dai vocalizzi sexy di Christina ("Aurora B", "We R", "Lover"), e di stringati rock post punk dalle forti tinte metropolitane ("Gott Gott Electron", "So You Don't"). Una citazione a parte merita la memorabile cavalcata sintetica "Vetra Platz", nella quale si descrive la vita che si snoda in un celebre parco di Milano (i giardini di Piazza Vetra, appunto) che di giorno è luogo per famiglie e per monotoni "via vai" di gente indaffarata, mentre di notte diviene un oscuro ricettacolo d'emarginazione: un brano che non avrebbe sfigurato nemmeno nell'ultraclassico album "Reproduction" degli Human League, uscito peraltro in quello stesso anno.
La definitiva consacrazione commerciale avviene nel 1980 con Cathode Mamma, e in particolare con il singolo "Many Kisses", un'accattivante e orecchiabile canzone elettropop impreziosita da arrangiamenti che posizionano ancora una volta i Krisma (fu qui che il nome assunse, con l'iniziale "k", la sua connotazione definitiva) all'avanguardia per sonorità e attitudini all'esplorazione unite alla fruibilità.
Cathode Mamma, libera decisamente dalle atmosfere plumbeo-metropolitane di Hibernation, vira verso un synth-pop più accessibile, avvalendosi dell'autorevole collaborazione in pianta stabile di quell'Hans Zimmer che fu già a fianco di Ultravox. Da non sottovalutare anche l'azzeccato approccio "multimediale" presente sia nei testi che nell'artwork, a testimonianza che ancora una volta, primi in Italia, i Krisma comprendono l'importanza dell'accoppiata nuova tecnologia-media, concepiti come imprescindibile veicolo di diffusione della nuova musica pop.
Il nuovo disco, Clandestine Anticipation, uscirà nel 1982. L'eclettismo di Arcieri dà fondo alle sue pulsioni più audacemente sperimentali. Così, in un contesto nel quale vengono prodotti due stupendi quanto costosi videoclip, "Miami" e "Samora Club", e un artwork di copertina ideato dal re della grafica Mauro Convertino, il nuovo disco è una vigorosa escursione nella techno elettronica più estrema e ipnotica, suffragata da linee vocali di chiara matrice dark.
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