| L'Associazione culturale teatrale
Metamorphè
Presenta
Alla voce Tripalio
liberamente tratto da Il Tripalio di Sara Rosenberg
regia Alessandro Di Marco
assistente alla regia Michele Franco
costumi Alberta Andreotti
audio Claudio Reginelli
luci Elena Cappanera
con Alberta Andreotti Sara Del Gobbo Michela Fabrizi Stefania Petrini Alessandra Spagna Claudio Strinati
voci fuori campo Michele Franco Claudio Renzetti Tiziano Scrocca
"Sono venuta perchè ho bisogno di trovare un lavoro, qualsiasi lavoro, è urgente. (...) Qualsiasi lavoro, posso fare tante cose". Cercare lavoro. Un'azione semplice, consueta. Un'azione fatta di quotidiani da sfogliare, annunci da cerchiare, colloqui da affrontare. Facile, forse. Ma non per Maite. Non per Maite, che si muove, come il personaggio di una favola a volte crudele, a volte tenera, in un bosco moderno, fatto di ostacoli da evitare, tranelli ed inganni da smascherare, lupi cattivi travestiti da capo ufficio. Non per Maite, che cerca le sue risposte, anche le più grandi, nelle parole di un dizionario di latino, lingua morta per molti. Unica lingua viva per lei. In una città che potrebbe essere ogni città, in un tempo che, più che mai, rappresenta la nostra epoca, Maite, candida ma determinata, cerca la sua affermazione, la sua dimensione, combattendo contro una società sorda e cieca ai bisogni più elementari. Combattendo, soprattutto, contro un mondo fatto di uomini prevaricatori e indifferenti. La scena si apre su un processo che vede Maite colpevole di essersi ribellata alle molestie di un direttore della casa editrice in cui lavora. Sarà proprio questo assurdo episodio a portarla a riflettere, in un lungo ed intenso flashback, sul suo passato, sulla sua vita, sugli incontri e le esperienze che l'hanno condotta, alla fine, in un'aula di tribunale, innocente di fronte ad un giudice ingiusto e ad una società ottusa. E nonostante le sconfitte, le difficoltà, le esperienze lavorative non sempre gratificanti; nonostante gli uomini continuino a pensare di poter disporre del suo corpo e della sua vita, in Maite le speranze non crollano. La sua forza, la sua tenacia, la voglia di non incastrarsi nei meccanismi in cui non crede, la porteranno, in un finale inaspettato, ad opporsi, ancora una volta, ad una giustizia paradossale.
dal 28 marzo al 1 aprile 2007 ore 21:00 (domenica ore 18:00)
presso la Casa delle Culture
Via San Crisogono 45 Roma Trastevere
www.casadelleculture.net
intero 12,00 ridotto 10,00
info e prenotazioni allo 06.58333253
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